Apple vuole la SIM virtuale

Apple vuole pensionare la vecchia SIM: la società di Cupertino starebbe spingendo le negoziazioni per trasformare la SIM virtuale in uno standard.
Apple vuole pensionare la vecchia SIM: la società di Cupertino starebbe spingendo le negoziazioni per trasformare la SIM virtuale in uno standard.
Apple vuole la SIM virtuale

Apple vuole mandare definitivamente in pensione la vecchia SIM. Qualche avvisaglia di questa strategia è emersa già al lancio di iPad Air 2 e di iPad Mini 3, quando la società di Cupertino ha introdotto una sua

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, inclusa all’interno del dispositivo e non rimovibile, affinché l’utente possa saltare da un’operatore all’altro in qualsiasi momento senza stress alcuno. Ora la volontà di far diventare la SIM virtuale lo standard delle comunicazioni cellulari.

Sembra che la società di Cupertino stia da tempo negoziando con i principali carrier statunitensi per l’introduzione, nel breve periodo, di contratti completamente privi di SIM. Questa diverrà virtuale e permetterà all’utente, senza di volta in volta sostituire la tessera, di cambiare più agilmente l’operatore telefonico di riferimento. Apple non è però tanto interessata alla facilità del cambio di tariffa, quanto al recupero di spazio all’interno dei dispositivi: non dovendo pensare a un apposito alloggiamento, infatti, i device targati mela morsicata si possono fare più sottili oppure ospitare altri e più utili circuiti.

Trovare l’accordo con i carrier non è affatto difficile per Apple, così come già successo per la poc’anzi citata linea iPad. Ma il gruppo di Cupertino, stando alle indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti, mira ben più in alto: vuole che l’e-SIM diventi lo standard internazionale per i dispositivi da taschino. Sulla stessa linea d’onda di Apple vi sarebbe il rivale Samsung, una società anch’essa già impegnata nelle negoziazioni con gli operatori. Secondo quanto rivelato dal Financial Times, i due colossi sarebbero già entrati in contatto con la GSMA, l’organizzazione che si occupa degli standard per le comunicazioni cellulari, per avviare lo sviluppo e la definizione delle specifiche di mercato.

Se gli sforzi del gruppo californiano dovessero andare in porto, l’adozione dello standard potrebbe essere relativamente imminente, forse già entro la fine del 2016 con

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. Pare che l’azienda, infatti, sia già pronta a stringere accordi con AT&T, T-Mobile, Deutsche Telekom, Vodafone, Orange, Etisalat, Hutchison Whampoa, Telefónica e molti altri.

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