/https://www.webnews.it/app/uploads/2013/02/gesture_multitouch.jpg)
La lotta a suon di brevetti tra Apple e Samsung non sembra prossima alla fine. Si cambia però continente e dagli Stati Uniti il tutto si trasferisce in Australia, dove il colosso coreano ha sferrato un colpo ben assestato in sede giudiziale: Apple può davvero brevettare la bellezza?
La disputa legale è in essere dal giugno del 2011, ovvero da quando Apple ha deciso di ricorrere alle corti per denunciare le supposte infrazioni a
In una recente udienza, l’avvocato Samsung Richard Cobden ha criticato l’intero impianto dei brevetti Apple, sottolineando come l’azienda non registri la proprietà intellettuale di funzioni uniche o innovative, bensì la loro bellezza, il piacere estetico che l’utilizzatore ne trae. Cupertino non presenterebbe feature ma interazioni uomo-macchina, e queste di certo non si possono brevettare. Così spiega il legale:
«I brevetti non si concedono per il fatto che qualcosa risulti bello o elegante. Il fascino di una funzione è del tutto soggettivo. Critichiamo il fatto che la funzionalità possa essere portata dall’appeal di una funzione. Ciò che è soggettivamente bello per una persona, non lo sarà per un altra».
Quello australiano è un caso decisamente particolare, perché le corti hanno previsto la presenza di due giudici indipendenti affinché si arrivi a una sentenza del tutto equa e priva di alcun tipo di favoritismo. Non si avrà, però, risposta a breve al quesito di Samsung: le udienze sono programmate almeno fino alla fine dell’anno.