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Motorola ha sempre fatto vanto dei suoi investimenti in Ricerca e Sviluppo, investimenti che hanno dato luogo a circa 20.000 brevetti riconosciuti e depositati e che ora potrebbero diventare un’ulteriore freccia all’arco dell’azienda che ha inventato il telefono cellulare e che non intende soccombere nel rinnovato mercato della telefonia.
Mercato talmente dinamico che la
Secondo il
Le denunce, che sono state depositate presso la Corte dell’Illinois, quella della Florida e infine presso l’International Trade Commission, mirano far valere la proprietà intellettuale di un vasto range di tecnologie: WCDMA, GPRS, connettività WiFi, design dell’antenna, sensori di prossimità, gestione delle applicazioni, sincronizzazione tra più dispositivi e non solo.
I tribunali dunque dovranno pronunciarsi anche sulle richieste di Motorola che vuole che, sul territorio statunitense, vengano bloccati la distribuzione, la promozione e l’advertising dei prodotti Apple. C’è da scommettere che la risposta di Apple si concretizzerà presto in una contro-denuncia, come già successo con Nokia e HTC.