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Apple TV viene venduta ad un prezzo di 299 dollari, generando per la casa madre un profitto di circa 62 dollari corrispondente al 20%. Trattasi di un margine di guadagno decisamente più rosicato rispetto a quanto accade con la maggior parte dei prodotti della mela, come ad esempio nel caso dell’iPod dove il margine di guadagno arriva anche al 50%. I dati arrivano da una ricerca effettuata da
L’hardware della Apple TV è costituito da componenti piuttosto datati ed economici: processore Intel Pentium M a 1 Ghz (40$), utile per mantenere contenuto il prezzo finale, hard-disk Fujitsu da 40GB (40$), chipset Intel (28$), Wi-Fi Broadcom 802.11n (19$) e GPU NVIDIA GeForce Go 7300 (15$). Aggiungendo il prezzo degli altri componenti, si arriverebbe quindi ad un costo finale di produzione pari a 237 dollari, contro i 299 dollari imposti per la vendita al dettaglio.
«Tutto questo suggerisce come Apple stia mettendo a punto una strategia per penetrare nel mercato piuttosto che basarsi sui profitti derivati della vendita delle singole unità, come era solita fare in passato», ha
Gli analisti di iSuppli sembrano ottimisti sul fatto che Apple possa aver successo in un campo dove molti altri hanno fallito: «esistono molti apparecchi Digital Media Adapter sul mercato oggi capaci di offrire caratteristiche simili alla Apple TV», ha dichiarato il vide presidente di iSuppli Mark Kirstein, «ma finora nessuno ha trovato la ricetta segreta per vendere più di qualche centinaio di migliaia di unità. Ad ogni modo, se c’è una compagnia in grado di trovare la giusta formula per il successo, questa è Apple».
Con iPod e iTunes a fare da traino, iSuppli ritiene che Apple potrebbe vendere circa un milione di unità nel corso del 2007 e 1.4 milioni nel 2008.