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Apple e altre società statunitensi si oppongono apertamente all’esecutivo di Donald Trump, dichiarandosi pronte a onorare gli impegni ambientali presi in concerto con la precedente amministrazione Obama. È quanto hanno confermato gli stessi big negli scorsi giorni, così come riferisce Bloomberg, a seguito della decisione del tycoon di cancellare il Clean Power Plan, quest’ultimo pensato per incentivare un sempre più grande ricorso alle energie rinnovabili. L’amministrazione Trump, invece, ha scelto di ritornare all’agevolazione dei vecchi combustibili fossili, anche rimuovendo limiti alle immissioni nocive di anidride carbonica in atmosfera.
Le principali aziende tecnologiche degli Stati Uniti avevano stretto, nell’aprile del 2016, accordi con la presidenza di Barack Obama per l’implementazione del Clean Power Plan, per la progressiva adozione di energie al 100% rinnovabili per la gestione delle loro attività. Fra queste figuravano Apple, gruppo che già da tempo ha deciso di investire fortemente sul ricorso di energia esclusivamente pulita, ma anche Amazon, Google, Microsoft e molte altre ancora.
A seguito della recentissima cancellazione del Clean Power Plan, voluta da
Crediamo che politiche forti sull’energia pulita e sul clima, come il Clean Power Plan, possano rendere più robusta la fornitura di energie rinnovabili e rispondere alla grande minaccia del cambiamento climatico, il tutto supportando la competitività americana, l’innovazione e la crescita lavorativa.
Apple, in particolare, sembra non essere minimamente intenzionata a indietreggiare sul fronte delle