Nuova polemica sui partner produttivi di Apple in quel dell’Asia, in particolare sullo sfruttamento di manodopera e lavoratori sottopagati. Dopo le vicende di Foxconn – parzialmente risolte grazie all’intervento diretto della stessa Apple e di The Fair Labour Association – e il recente scandalo Flextronics, giunge oggi notizia di situazioni analoghe negli impianti di Biel Crystal. A corredo dell’accusa, alcune immagini shock.
La Biel Crystal Manufactory Limited è un’azienda con sede a Hong Kong, specializzata nella produzione di pannelli e pellicole touchscreen, iscritta nella lista dei partner produttivi ufficiali di Cupertino. L’azienda ovviamente non serve solo Apple, ma sale agli onori di cronaca proprio perché le polemiche sullo sfruttamento hanno coinvolto a pieno titolo la Mela, graziando invece la concorrenza che pur si avvale degli stessi identici impianti. Stando a un report pubblicato dallo Students and Scholars Against Corporate Misbehavior (SACOM), la condizioni dei lavoratori della Biel Crystal sarebbero davvero precarie.
Con un bacino di oltre 40.000 dipendenti, pare che alla prima assunzione agli operai venga chiesto di sottoporsi a straordinari obbligatori non pagati, fino a raggiungere un totale di 11 ore al giorno, weekend compresi. Non è però tutto: il numero di incidenti sul lavoro sarebbe molto elevato, tanto che molti lavoratori hanno subito gravi ferite da taglio o da ustione a mani e braccia. Una situazione, quella dell’infortunio, che pare non sia stata adeguatamente compensata: anzi, i lavoratori feriti sarebbero stati addirittura puniti, così come puniti pare siano anche gli operai che mancano la produzione target giornaliera o che inavvertitamente rompono uno dei delicatissimi pannelli touchscreen. A tutto questo, si aggiungerebbero anche 4 suicidi nel corso dell’ultimo anno.
Il gruppo SACOM sostiene di aver condotto le proprie indagini intervistando oltre 60 lavoratori dell’impianto di Huizhou della Biel Crystal. Gli attivisti hanno anche organizzato una manifestazione davanti agli headquarter di Hoing Kong della società, senza però ottenere risposta.
SACOM informa come le violazioni non riguardino solamente le linee dedicate ad Apple, ma anche quelle HTC, Nokia e Lenovo. Il gruppo, però, ha deciso di appellarsi direttamente alla mela morsicata perché, a quanto sembra, l’unica davvero in grado di intervenire direttamente: l’azienda di Hong Kong violerebbe le rigide linee guida che Apple ha imposto ai partner per la dignità dei lavoratori, così si richiede che la società californiana ne interrompa immediatamente qualsiasi rapporto produttivo.