Apple investe nel ride sharing in Cina

Apple investe un miliardo di dollari in una compagnia di ride sharing cinese, Didi Chuxing, considerata come il futuro più agguerrito rivale di Uber.
Apple investe nel ride sharing in Cina
Apple investe un miliardo di dollari in una compagnia di ride sharing cinese, Didi Chuxing, considerata come il futuro più agguerrito rivale di Uber.

Apple si lancia nell’universo del ride sharing, entrando in diretta concorrenza con Uber, almeno nel prossimo futuro. Non negli Stati Uniti, però, e nemmeno in Europa: il singolare progetto pare sia stato attuato in Cina, tramite l’operatore locale Didi Chuxing. La società asiatica, precedentemente conosciuta come Didi Kuaiti, ha annunciato un investimento di un miliardo di dollari dalla società di Cupertino, come partner strategico.

Secondo quanto riportato da Reuters, il grande investimento proveniente dalla California è il più grande mai ricevuto dalla società di ride sharing cinese. Una scelta, quella di puntare su settori non immediatamente affini alle attività del gruppo, che potrebbe servire per comprendere le logiche e la complessità del mercato cinese, così come avrebbe sottolineato il CEO Tim Cook:

Facciamo questo investimento per diverse ragioni strategiche, tra cui la possibilità di apprendere di più da certi segmenti del mercato cinese. Naturalmente, crediamo fornirà un grande ritorno per il nostro capitale nel tempo.

Così come riportano le agenzie di stampa, Didi offre diversi servizi legati al trasporto cinese, tra cui taxi, auto a noleggio con conducente, ride sharing e mezzi peer-to-peer. È considerato una delle più grandi alternative del futuro a Uber e, lo scorso febbraio, la società ha avviato una campagna di investimenti da realtà terze per raccogliere un miliardo di dollari. Investimento poi giunto da Apple.

In Cina, Didi si occupa di gestire 11 milioni di trasporti ogni giorno, controllando l’87% del mercato. Non è ancora dato sapere dove porterà la collaborazione con Apple, ma non si esclude che un simile progetto non possa servire anche al gruppo per studiare al meglio il mercato dell’automotive, in vista del futuro e mai completamente confermato lancio di un’iCar. Non resta quindi che attendere le prossime mosse del gruppo di Cupertino in Asia, per scoprire quali novità, soprattutto tecnologiche, approderanno sul ride sharing cinese.

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