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La Apple ha aggiornato oggi le sue linee guida per gli sviluppatori di applicazioni consentendo di fatto l’uso di monete virtuali. Un’apertura subordinata al rispetto delle regole e delle leggi federali, ma che rappresenta l’ennesimo passo delle crittovalute,
Fra le molte notizie collaterali all’evento di presentazione di iOS8 vanno certamente ricordate anche quelle che riguardano l’e-payment, ambito nel quale Apple storicamente ha sempre proceduto con molta cautela. La nuova clausola al punto 11.17, twittata qualche ora fa dall’investitore Bill Lee, è quindi molto importante, perché autorizza latamente a utilizzare i metodi dei pagamenti con crittovalute nello sviluppo delle applicazioni.
https://twitter.com/westcoastbill/status/473555837982900226
Facile immaginare cosa significa per coder e startupper e per l’ambiente Bitcoin, che si era trovato fuorilegge dopo la dura presa di posizione di Cupertino: una prima timida apertura che non può essere considerata un lasciapassare – è ancora impossibile, al momento, tradurre economicamente l’introito da app in Bitcoin o oltre crittovalute – ma consentirà di sperimentare e attendere con più ottimismo la regolamentazione federale negli Usa, creando nel frattempo applicazioni-wallet per l’Apple Store.
E-payment e iOS8
Le novità a proposito dei pagamenti elettronici su Apple non finiscono coi Bitcoin, peraltro, ma toccano anche diversi metodi e funzionalità del sistema operativo in ambito mobile. Il nuovo ecosistema, incrociato con le tante aziende che collaborano con la mela morsicata, faciliterà i pagamenti elettronici tramite iPhone o altri device: dalle transazioni con impronta digitale, al conto unico su iTunes grazie al Family Sharing, all’assistente vocale Siri che sbloccherà le transazioni economiche per l’acquisto di canzoni riconosciute da Shazam, iOS8 è certamente l’ecosistema Apple più e-payment di sempre.