
Ai più il nome Ivan Krstic non suggerirà nulla, ma basti pensare che si tratta del responsabile della sicurezza nel progetto
per capire come, con la sua assunzione, Apple sia intenzionata a stroncare sul nascere le voci che vorrebbero i suoi sistemi operativi obiettivo di sempre più frequenti attacchi.
Una mossa in linea con quanto sbandierato dall’azienda di Cupertino nella campagna di spot
, in cui si afferma l’indiscussa superiorità rispetto ai PC in termini di affidabilità e con il recente corposo aggiornamento di Mac OS X alla
.
Per il progetto OLPC, Krstic ha messo a punto un sistema denominato Bitfrost, da lui stesso definito inespugnabile e che, alla lunga, sarebbe destinato a scoraggiare la realizzazione di nuovi virus ed exploit.
In parole povere, si tratta di un approccio diverso alle minacce, rispetto a quello adottato dai software in circolazione: invece che tentare l’eliminazione di un virus una volta individuato, Bitfrost isola preventivamente ogni applicazione in una sorta di OS virtuale, impedendo così l’accesso indesiderato alle altre parti del sistema o a documenti riservati.
Sebbene un tale approccio sembra poter difficilmente trovare impiego concreto sulle macchine Apple, l’arrivo di Krstic sottolinea la positiva intenzione dell’azienda nell’investire in termini di sicurezza.