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Si torna a parlare del progetto di
Il brevetto in questione è stato sottoposto all’U.S. Patent and Trademark Office nell’aprile del 2018 e illustra un dispositivo, non meglio specificato, per accedere a delle funzioni di
Il brevetto specifica come le lenti utilizzate potrebbero prevedere "un livello di opacità regolabile”, un fatto che le renderebbe molto simili alle comuni soluzioni a transizione già usate per gli occhiali da vista. Il sistema è pensato per proteggere gli occhi dall’illuminazione eccessiva e, come facile intuire, potrebbe anche comprendere qualche filtro UV, sempre in un’ottica di benessere e salute per la vista. Ancora, la soluzione potrebbe essere stata anche pensata per accedere alle funzioni AR in qualsiasi condizione d’uso, considerando come su normale vetro trasparente le informazioni tendano a essere illeggibili in caso di illuminazione diretta da parte del sole.
Gli occhiali potrebbero inoltre prevedere un sistema di tracciamento degli occhi, affinché con i movimenti degli stessi si possano impartire comandi al dispositivo, e delle fotocamere frontali per riprendere l’ambiente in cui l’utente si trova.
Così come consuetudine, non si può fare eccessivo affidamento ai brevetti accordati alla società di Cupertino: il gruppo registra numerosi dispositivi durante l’anno, ma solo pochi vengono effettivamente tradotti in un prodotto reale.