Apple ricorda Muhammad Ali

Apple ha voluto ricordare Muhammad Ali tramite l'homepage del suo sito ufficiale: il pugile era stato protagonista di uno spot Think Different nel 1997.
Apple ricorda Muhammad Ali
Apple ha voluto ricordare Muhammad Ali tramite l'homepage del suo sito ufficiale: il pugile era stato protagonista di uno spot Think Different nel 1997.

È scomparso lo scorso venerdì all’età di 74 anni, dopo una lunga battaglia con il Parkinson. La morte di Muhammad Ali, noto ai più come Cassius Clay, ha colpito profondamente l’opinione pubblica, poiché uno dei simboli più riconoscibili dello sport e dei diritti civili del ‘900. In molti hanno approfittato di vecchi e nuovi media per lasciare messaggi di cordoglio e Apple non ha voluto essere da meno, considerato come l’azienda avesse omaggiato la vita del pugile anche in precedenti occasioni. Nella giornata di ieri, la homepage del sito di Cupertino è stata modificata per ospitare il sentito saluto allo sportivo.

L’azienda ha scelto uno degli scatti più iconici di Muhammad Ali, con il suo pugno chiuso in direzione della fotocamera, quindi ha voluto includere una citazione, riportata sulla homepage della versione statunitense del sito:

The man who has no imagination has no wings – l’uomo che non ha immaginazione non ha ali.

Come già accennato, Apple aveva già in passato omaggiato la vita del grande pugile, in particolare nel 1997 con uno spot per la famosa campagna “Think Different”. Lo scorso venerdì, invece, diversi rappresentanti dell’azienda californiana hanno deciso di affidare a Twitter il loro commento di commiato, in particolare il CEO Tim Cook:

[embed_twitter]https://twitter.com/tim_cook/status/738952202799058945[/embed_twitter]

Un uomo che non è abbastanza coraggioso da prendersi dei rischi, non raggiungerà nulla nella vita.

Non è la prima volta che Apple decide di dedicare la propria homepage a personaggi di spicco, del mondo della cultura e dello sport, purtroppo scomparsi. Un’iniziativa inaugurata con la scomparsa dell’iCEO Steve Jobs nel 2011 e poi proseguita, tra gli altri, con Martin Luther King e Nelson Mandela. In particolare, la società di Cupertino ha sempre dimostrato grande ammirazione per uomini e donne che si sono distinti per la lotta ai diritti umani e civili, oltre che per la loro grandezza nelle arti, nello sport e nella politica.

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