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Apple e i videogiochi, in passato poteva essere solo una voce, ma ora vi sono due indizi piuttosto attendibili.
Apple ha modificato il suo
introducendo la definizione di videogiochi. Ora
di Apple, anche:
Toys, games and playthings, namely, hand-held units for playing electronic games; hand-held units for playing video games; stand alone video game machines; electronic games other than those adapted for use with television receivers only; LCD game machines; electronic educational game machines; toys, namely battery-powered computer games
Una frase piuttosto eloquente. Se ad essa associamo il misterioso evento del 26 febbraio e la
di personale esperto in videogame la risposta sembra essere ovvia: Apple svilupperà videogiochi o una piattaforma per videogiochi.
In passato vi fu l’esperimento di
(che vedete nella foto in questo post), teoricamente valido, ma terminato per vari problemi. Ora Apple è più matura, con basi più solide e opportunità d’investimento.
Nonostante tutto il campo dei videogiochi è complicato. Per poter avere successo è necessario trovare la propria “nicchia”. L’esempio migliore è stata la ri-nascita di Nintendo che con la linea Casual Game ha saputo trovare un target diverso di videogiocatori.
E senza dubbio il paragone, con la “Grande N”, è perfetto. Anche la casa nipponica ha nel suo DNA l’innovazione. Il Nintendo DS prima e il Wii dopo sono stati due esperimenti azzardati che hanno avuto un successo enorme.