Apple, è l'iPod il re della trimestrale

Nuova trimestrale record per Apple: gli elevati introiti registrati sono trainati soprattutto dall'iPod, venduto in 21 milioni di unità. Bene anche l'ambito Mac. Il titolo vive una fortissima volatilità e qualche apprensione rimane solo per Steve Jobs
Apple, è l'iPod il re della trimestrale
Nuova trimestrale record per Apple: gli elevati introiti registrati sono trainati soprattutto dall'iPod, venduto in 21 milioni di unità. Bene anche l'ambito Mac. Il titolo vive una fortissima volatilità e qualche apprensione rimane solo per Steve Jobs

Il re indiscusso dell’ultima trimestrale Apple è stato ancora una volta sua maestà l’iPod. Il player è stato venduto in 21 milioni di unità in tutto il mondo, ben oltre ogni aspettativa e con un dato che supera di gran lunga i numeri macinati un anno prima.

In totale il gruppo ha assommato entrate per 7.1 miliardi di dollari, il 24% in più rispetto all’anno precedente, il tutto sulla scia di risultati positivi anche per l’ambito più prettamente informatico: nonostante “computer” non faccia più parte del nome del gruppo, 1.6 milioni di Mac sono stati distribuiti con una crescita del 28% rispetto alle vacanze di Natale del 2005.

Difficile a questo punto prevedere quale sarà la reazione dei mercati all’apertura nelle prossime ore: la seduta che ha preceduto la comunicazione ha portato il titolo AAPL ad un nuovo calo di oltre il 2%, con il trend in discesa che è proseguito anche nel mercato after-hour fino ad un ulteriore -0.89%. Il mese è vissuto all’insegna di un’alta volatilità in quanto l’azienda è al centro di varie questioni, a partire dalla concorrenza con Zune fino al recente discusso annuncio relativo al telefono iPhone.

La trimestrale da record cancella per qualche ora le preoccupazioni inerenti le indagini sul caso stock option. Qualche testa è saltata, il gruppo fa cerchio attorno a Steve Jobs, ma quanto emerso ha messo il numero uno di Cupertino in una situazione quantomeno imbarazzante (se non espressamente pericolosa). Le indagini continuano e la possibilità che Jobs possa essere considerato in qualche modo responsabile (la legge USA è particolarmente severa in merito) portano agli investitori del titolo AAPL una certa apprensione. Tra alti e bassi, comunque, il titolo è salito in un mese di quasi il 10% toccando quotazione minima a 80 dollari per poi risalire agli attuali 95.95.

Nel frattempo un nuovo rumor si è sviluppato attorno alla mela di Cupertino: la pace con i Beatles per le questioni relative al marchio potrebbero essere risolte e l’annuncio potrebbe giungere in occasione del Super Bowl.

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