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Sbloccare il proprio iPhone attraverso il jailbreaking costituisce una violazione del copyright. Non ha dubbi in proposito Apple, che ha da poco presentato al Copyright Office una richiesta formale per non accettare le richieste della Electronic Frontier Foundation (EFF) tese a rendere legali le procedure di sblocco degli smartphone al fine di installare applicazioni create da terze parti e non comprese nell’App Store.
Nel corso del mese di dicembre, infatti, la EFF ha presentato al Copyright Office degli Stati Uniti una richiesta per una deroga del Digital Millennium Copyright Act (DMCA) per rendere legale il jailbreaking. La famosa legge statunitense per la tutela del diritto d’autore contempla la facoltà di inoltrare presso il Copyright Office specifiche richieste per ottenere una esenzione temporanea della durata di tre anni dalle norme stabilite dal DMCA. Sfruttando tale possibilità, l’EFF intende dunque rendere lecite le procedure per sbloccare gli smartphone senza di fatto infrangere quanto stabilito dal Digital Millennium Copyright Act.
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A supporto delle sue tesi, la società della mela offre anche alcuni dati statistici: «Recentemente, un crash del software causato dai dispositvi sbloccati è stato riportato 1,6 milioni di volte da appena 10mila utenti che avevano sbloccato il loro iPhone. Altri due recenti crash causati da dispositivi sbloccati sono stati riportati 2 milioni e 2,4 milioni di volte rispettivamente». Infine, Apple sostiente di essere obbligata a fronteggiare costi non indifferenti per la gestione dei problemi legati agli iPhone sbloccati, subendo dunque un danno che sottrae tempo e risorse per lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche. Rendere libere e lecite le procedure di jailbraking potrebbe dunque tradursi in un ulteriore danno per Apple con conseguenze dirette anche sui destini dei progetti legati all’iPhone.
Spetterà ora al Copyright Office il non semplice compito di valutare le richieste di EFF e le obiezioni di Apple, decretando se sia opportuno o meno istituire una deroga temporanea al DMCA per il jailbraking degli smartphone.