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Nonostante la recente costruzione di una propria serverhouse nel Nord Carolina, Apple sembra nuovamente affamata di spazio su disco. Il catalogo di iTunes è ormai sterminato e, così, si sono resi necessari degli storage più capienti. Per questo Cupertino
Ufficiosamente la motivazione risiede nella necessità di fornire un servizio sempre più veloce e capiente per il download di video destinati agli utenti di iTunes Store, ma i rumor in Rete invece ipotizzano si tratti di una mossa in vista del lancio dei nuovi servizi cloud based.
La scelta dello storage scale-out, ovvero una serie di nodi di archiviazione collegati fra loro, si rivelerebbe molto più vantaggioso in termini di costi e dimensioni rispetto a una server farm vera e propria, garantendo però prestazioni del tutto simili.
Il sistema ben si presterebbe a ospitare i contenuti user-generated e le librerie iTunes dei singoli utenti, andando così a confermare l’ipotesi che i prossimi prodotti targati Mela, in particolare quelli su piattaforma iOS, saranno dotati di un appeal prettamente cloud. Le indiscrezioni su
Un ulteriore
Non bisognerà attendere molto per scoprire se la Mela in salsa cloud vedrà finalmente la luce. Le novità di OS X e di iOS, infatti, verranno presentate a giugno al WWDC e, con tutta probabilità, la nuvola di contenuti sarà il centro dell’