Apple brevetta Touch ID sotto il display

Apple brevetta un sistema agli ultrasuoni per inserire Touch ID sotto ai display degli smartphone: la tecnologia, però, non sarà presente in iPhone 8.
Apple brevetta Touch ID sotto il display
Apple brevetta un sistema agli ultrasuoni per inserire Touch ID sotto ai display degli smartphone: la tecnologia, però, non sarà presente in iPhone 8.

Non farà probabilmente la sua apparizione in iPhone 8, lo smartphone in via di presentazione nel mese di settembre, sostituito da un sistema per la scansione 3D del volto. Eppure sembra che Apple non abbia rinunciato alla possibilità di inserire Touch ID sotto lo schermo dei suoi device, così come rivelato da un recente brevetto. La società di Cupertino, infatti, ha ottenuto la registrazione di una tecnologia di rilevazione tramite onde sonore.

Il brevetto 9.747.488, accordato in questi giorni dall’US Patent and Trademark Office, illustra una tecnologia per la rilevazione di dati biometrici, quali le impronte digitali, tramite l’ausilio di fonti sonore. In particolare, il sistema farebbe ricorso agli ultrasuoni, determinando le caratteristiche di una superficie irrorata a seconda del rimbalzo delle onde sulla stessa. Così come già anticipato in passato, questa potrebbe essere la metodologia che Apple potrebbe impiegare per abilitare la scansione delle impronte posizionandone i sensori al di sotto dello schermo OLED.

Tramite l’impiego di alcuni trasduttori piezoelettrici, il sensore genera delle onde agli ultrasuoni, capaci di colpire la superficie delle dita. A seconda del rimbalzo delle stesse onde sui polpastrelli, possono essere raccolte numerose informazioni geometriche, quali una mappa accurata delle impronte o altri dati utili per identificare l’utente. Per l’accuratezza della rilevazione, Apple si avvarrebbe quindi del controllo delle difformità d’impedenza acustica, generata dall’interazione delle onde con i substrati superiore e inferiore della superficie di separazione, in questo caso lo schermo e il vetro del device. Raccolta la rilevazione, un apposito chip la analizza e ne ricava un’immagine dalla risoluzione più grande.

Il brevetto, la cui prima sottomissione risale all’agosto del 2015, entra ovviamente in maggiori dettagli tecnici, tuttavia troppo specifici ai fini di questa analisi. Secondo quanto riportato da alcune fonti nelle ultime settimane, pare che Cupertino abbia tentato di inserire una simile tecnologia nella futura generazione degli iPhone 8, senza tuttavia riscontrare risultati soddisfacenti in fase di prototipo. Più probabile, di conseguenza, venga introdotta negli smartphone in via di presentazione nel 2018.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti