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Tra Apple e Facebook è arrivato il momento dello scontro, su un campo di battaglia molto caro all’azienda di Cupertino: quello della
La natura dell’applicazione è ormai ben nota, così come confermato in un aggiornamento degli ultimi giorni: da un’inchiesta, è emerso come Facebook abbia distribuito ad alcuni utenti il software
Sfruttando questo programma per distribuire applicazioni a soggetti terzi esterni all’azienda, e per scopi oltre alle limitazioni sulla privacy previste da Apple, il social network avrebbe violato le linee guida del gruppo di Cupertino. È la stessa mela morsicata a confermarlo, in una nota pubblicata da CNN:
Facebook ha usato la propria membership all’Enterprise Developer Program per distribuire ai clienti una app di raccolta di dati, una chiara violazione degli accordi presi con Apple. Qualsiasi sviluppatore che sfrutta i propri certificati Enterprise per distribuire applicazioni ai consumatori vedrà revocati gli stessi certificati: è quello che abbiamo fatto in questo caso, per proteggere i nostri utenti e i loro dati.
Sempre CNN riporta come Facebook abbia rigettato al mittente le accuse di Apple, sottolineando come l’uso dell’applicazione rimane su base volontaria:
È molto chiaro alle persone che vi partecipano, è su base volontaria, vi è un rigoroso flusso per manifestare il proprio consenso e le persone sono ricompensate. È un programma di ricerca di mercato. Detto questo, sappiamo che dobbiamo assicurarci che i dati delle persone siano protetti.
Indipendentemente dalla volontarietà dei partecipanti alla ricerca di