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Nel luglio scorso Apple ha acquisito Placebase, azienda con sede a Los Angeles divenuta celebre per la realizzazione di un servizio simile a
Ora che il CEO della società Jaron Waldman è entrato a far parte del Geo Team di Cupertino, le intenzioni sembrano chiare: realizzare internamente un prodotto in grado di sostituire quello di Google, per poi destinarlo ai propri dispositivi portatili.
Il servizio di Mountain View, per esempio, non offre alcun supporto, nemmeno a pagamento. Inoltre, Google si riserva il diritto di mostrare inserzioni pubblicitarie all’interno delle mappe stesse, senza avvisare preventivamente chi sta davanti al monitor o al display. Quest’ultimo punto, in particolare, ha fatto storcere il naso a molti.
Se Apple riuscirà a fornire agli sviluppatori una piattaforma davvero valida con cui cimentarsi, le prospettive che ne potrebbero scaturire si prospettano molto interessanti, soprattutto in un momento in cui gli strumenti di geolocalizzazione hanno raggiunto il grande pubblico, sposando applicazioni e servizi Web come social network e altro ancora.