Nello stesso giorno in cui YouTube è stato
[!] Ci sono problemi con l'autore. Controllare il mapping sull'Author Manager
, e nello stesso giorno in cui si è celebrato negli Stati Uniti l’Indipendence Day, anche Apple ha passato attimi di confusione con l’App Store ed iTunes
colpiti da un attacco informatico di grande portata. In realtà, infatti, l’attacco contro iTunes è ben più grave rispetto a quello registrato nelle stesse ore da YouTube perchè riguarda gli utenti e le relative carte di credito, utilizzate per
acquistare in maniera fraudolenta applicazioni sull’App Store.
Le prime segnalazioni, pubblicate inizialmente su
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, mostravano anomalie nella sezione Libri, con ben 41 dei 50 titoli dello sconosciuto
Nguyen Thuat ai primi posti della classifica. Trattandosi di applicazioni vendute da inizio aprile e dal rating molto basso, cosa che rende quasi impossibile il fatto che si trovassero così in alto nel ranking dello store, la scalata ha immediatamente sollevato dubbi sulla bontà della classifica suggerendo possibili manomissioni. Ipotesi, peraltro, presto verificata.
Nelle ore successive sono partite le lamentele di diversi utenti che, tramite il sito MacRumors, hanno
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lo sfruttamento fraudolento delle carte di credito utilizzate per acquisti di applicazioni mai avvenuti. Con conseguenze davvero gravi, se davvero c’è chi ha denunciato spese folli fino a
600 dollari per singolo account violato.
Una situazione di sicuro imbarazzo per Apple, ultimamente nell’occhio del ciclone per i problemi relativi alla
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dell’iPhone 4, e mal gestiti dall’azienda. Alcuni siti vicini a Cupertino, come
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, puntano in questa circostanza il dito contro la gestione non sempre efficiente delle frodi su iTunes da parte di Apple.
Una situazione che potrebbe anche degenerare: le vendite di libri fraudolenti, così come la svalutazione dell’iTunes Store nell’immaginario degli utenti, potrebbe condurre i navigatori su altri lidi. Intanto Apple, per arginare il problema degli account su iTunes, ha consigliato di cambiare le password e di cancellare ogni dato relativo alle carte di credito. Da Cupertino, per ora, non è stata rilasciata alcuna comunicazione ufficiale e la situazione appare pertanto al momento difficilmente valutabile in quanto ad entità del danno e portata dell’attacco in relazione al quantitativo di utenti coinvolto.
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