App Store, 466.000 posti di lavoro negli USA

App Store, 466.000 posti di lavoro negli USA

Al lancio dell’App Store, datato giugno 2008, era difficile immaginare una così rapida crescita della piattaforma. Ma qual è il volume d’affari che oggi gravita intorno alla distribuzione delle applicazioni sviluppate per i dispositivi iOS? South Mountain Economics, su commissione di TechNet, ha provato a rispondere al quesito, pubblicando i risultati di uno studio condotto proprio su questo aspetto dell’universo mobile.

Stando a quanto si legge nel report, intitolato “App Economy”, in meno di quattro anni App Store, insieme alle piattaforme di altri sistemi operativi come Android, Blackberry e Windows Phone, ha contribuito a creare 466.000 posti di lavoro negli Stati Uniti. Una stima ottenuta in seguito a calcoli effettuati tenendo conto di svariati fattori, tra i quali anche il numero di annunci professionali online relativi allo sviluppo di app.

Nel computo sono incluse le posizioni ricercate o assunte da software house emergenti come Zynga (anche Facebook rientra nel calcolo di South Mountain Economics) a realtà già affermate da decenni come Electronic Arts oppure AT&T, che nel corso dell’ultimo periodo hanno contribuito a creare un business capace di lasciarsi alle spalle, per numero di persone impiegate, settori come quello relativo all’e-commerce.

Una crescita, quella delle applicazioni per dispositivi mobile, testimoniata al meglio dai numeri e che fa ben sperare per il futuro, in un momento non di certo roseo per l’economia. Apple ha dichiarato di recente di aver distribuito agli sviluppatori oltre 4 miliardi di dollari, mentre nel mese di dicembre l’Android Market ha tagliato il traguardo dei 10 miliardi di software scaricati.

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