Le prime app Android compatibili con Chrome OS

Duolingo, Evernote, Slight Words e Vine sono le prime quattro applicazioni Android che è ufficialmente possibile eseguire sul sistema operativo Chrome OS.
Le prime app Android compatibili con Chrome OS
Duolingo, Evernote, Slight Words e Vine sono le prime quattro applicazioni Android che è ufficialmente possibile eseguire sul sistema operativo Chrome OS.

In occasione dell’evento Google I/O 2014 andato in scena a fine giugno Sundar Pichai ha espresso l’intenzione di avvicinare l’esperienza offerta da Android a quella dei Chromebook, permettendo alle applicazioni sviluppate per il sistema operativo mobile di essere eseguite su Chrome OS. Questo è reso possibile dall’impiego dell’App Runtime for Chrome, al momento in versione beta. Oggi quella promessa diventa una realtà.

Con un post comparso sulle pagine del blog ufficiale sono state annunciate le prime quattro applicazioni pronte per fare il grande salto, dalla piattaforma del robottino verde a quella per notebook: si tratta di Duolingo, Evernote, Sight Words e Vine. Risulta assente per il momento Flipboard, che invece era stata mostrata da Pichai durante la demo dei mesi scorsi.

I Chromebook sono pensati per accompagnarvi durante gli spostamenti: sono sottili e leggeri, hanno una batteria che dura a lungo, si accendono istantaneamente e sono semplici da utilizzare. Oggi li rendiamo ancora più mobile, portando una prima selezione di app Android su Chrome OS.

Il primo passo è stato compiuto, dunque, ma la strada da percorrere sembra essere ancora piuttosto lunga. Google dichiara di essere al lavoro con alcuni sviluppatori selezionati (senza però svelare quali) in modo da aumentare il numero delle applicazioni interessate dall’iniziativa, ma è lecito pensare che il volume di software Android pronti ad sbarcare sui Chromebook sia destinato a rimanere contenuto per un periodo medio-lungo. Il download delle app avviene tramite Chrome Web Store, come per qualsiasi altra componente da aggiungere al menu di Chrome OS.

Per quanto riguarda la fase di sviluppo, invece, a chi programma non è richiesto di effettuare alcun porting, rendendo così la procedura il più snella possibile. Il gruppo di Mountain View ha anche messo online un modulo da compilare per chiedere su quali applicazioni concentrarsi fin da subito.

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