Aperta la caccia al .mobi

26 Settembre, si apre ufficialmente la stagione di caccia del .mobi: i nuovi domini sono da oggi liberi alla registrazione pubblica. I siti con tali domini dovranno avere caratteristiche particolari per la visualizzazione su piccoli dispositivi mobili
Aperta la caccia al .mobi
26 Settembre, si apre ufficialmente la stagione di caccia del .mobi: i nuovi domini sono da oggi liberi alla registrazione pubblica. I siti con tali domini dovranno avere caratteristiche particolari per la visualizzazione su piccoli dispositivi mobili

26 Settembre, è ufficialmente aperta la caccia al .mobi. Il nuovo Top Level Domain dedicato ai dispositivi mobile è infatti aperto alla pubblica registrazione: terminato il Sunrise Period, lasso di tempo in cui la registrazione è stata riservata a quanti detengono la registrazione del proprio marchio, ora la registrazione è aperta a chiunque e fino all’11 Ottobre la procedura è anche accessibile a prezzo agevolato.

Per l’Italia sono 2 i registrar accreditati: Register.it e Tuonome.it. Mentre quest’ultimo ancora non mostra offerte particolari sul proprio sito web, Register.it già offre per il periodo di “Landrush” la possibilità di avere spazio illimitato e 3 caselle di posta da 1Gb a corredo del proprio dominio. Tale registrazione ha un costo iniziale di 30 euro fino al 10 Ottobre e di 35 euro in seguito, con prezzario differenziato per pacchetti di vario tipo.

Confermato il tradizionale principio del first-come-first-served. Register sottolinea agli interessati come i siti sotto tale dominio debbano rispettare particolari regole utili a semplificare l’accesso al web tramite un dispositivo portatile:

  • «quando si accede ad un dominio .mobi da browser il server deve dare una risposta codificata in XHTML-MP. Questo non significa che tutto il sito deve essere redatto in XHTML-MP, è sufficiente che lo sia l’Home Page»;
  • «i .mobi devono essere domini di secondo livello»;
  • «i siti associati a domini .mobi non possono contenere frame».

L’ente preposto alla registrazione ha comunque già predisposto una serie di guide utili allo sviluppo di siti conformi alle regole indicate, nonchè un emulatore (Fig. A) che permette di provare in anteprima il proprio sito su due dispositivi adoperati e raffigurati a titolo esemplificativo. Il maggiorato costo dei domini .mobi rispetto alla media è motivato dai controlli che l’ente registrante porterà avanti periodicamente al fine di monitorare la bontà del codice sviluppato e l’ottemperanza delle regole indicate. Da parte del dotMobi, inoltre, arriva un esplicito appoggio alle regole di proprietà intellettuale e di trademark, per cui il gruppo promette fin dall’inizio massima garanzia per quanti intenderanno difendere il proprio marchio anche registrando il proprio .mobi. L’appoggio della World Intellectual Property Organisation sarà in tal senso un aspetto fondamentale della policy di controllo progettata.

Non tutta la comunità web ha appoggiato la nascita dei nuovi domini .mobi, ma i gruppi interessati allo sviluppo del web sui dispositivi a piccolo schermo (3, Nokia, Ericsson, Microsoft, T-Mobile, Samsung, TIM, Vodafone) hanno prodotto forti pressioni ed hanno fatto approvare la propria proposta vedendovi un potenziale mercato dalle grandi promesse economiche. Le contestazioni di principio sono soprattutto verso la moltiplicazione dei tld e sui possibili vantaggi offerti ai cybersquatter impegnati nella registrazione di nomi particolari a fini di lucro. Tale ostruzione non ha però trovato sufficiente sostegno e la moltiplicazione delle estensioni è ormai cosa fattiva.

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