Attacco degli Anonymous al Ministero dell'Interno

Attacco degli Anonymous al Ministero dell'Interno: trafugati e divulgati oltre 2000 file a dimostrazione della scarsa sicurezza degli apparati informatici.
Attacco degli Anonymous al Ministero dell'Interno: trafugati e divulgati oltre 2000 file a dimostrazione della scarsa sicurezza degli apparati informatici.
Attacco degli Anonymous al Ministero dell'Interno

Due mila documenti provenienti dal Ministero dell’Interno sono stati divulgati senza autorizzazione da un gruppo di cracker che ha attaccato i server del Viminale rivendicando poi l’azione con un chiaro manifesto. La firma è nota: Anonymous, la “legione” che le autorità hanno colpito tramite il CNAIPIC nelle settimane scorse e che, presto, aveva però preso le distante dalle unità arrestate (definite come mele marce di un movimento liquido mosso da ideali e non da interessi economici).

Tra i documenti si trova di tutto un po’, partendo da comuni file con informazioni di scarsa utilità, fino a rapporti riservati e relazioni di varia natura. Emerge quindi con chiarezza tanto la forza degli Anonymous e la lor capacità di attacco, quanto la debolezza di un apparato che non sa custodire i propri documenti, anche se sensibili, anche se nelle mani sbagliate potrebbero costituire un problema per gli apparati dello Stato. La rivendicazione è contenuta in un lungo testo dai toni altisonanti e con un incipit che inquadra le motivazioni dell’attacco (denominato dal gruppo “OpReVenge/OpTrasparenza“):

Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria: siamo ancora qui, più infuriati che mai.
Per dimostrarvi che non siete inviolabili.
Per vendicare i fratelli caduti nelle mani del vostro deplorevole apparato repressivo.
Per smascherare ciò che nascondono i tentacoli del potere.
Per commemorare le vittime di Stato: quelle di ieri, di oggi.

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=SRdQbMFAxko

Il testo contiene precise accuse a Ministero dell’Interno, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero degli Esteri ed al Vaticano, chiudendo con una chiosa che ribalta le accuse ricevute da stampa e istituzioni:

Ci dipingono come criminali, ma tutto quel che facciamo è mosso da sentimenti che sedimentano nel sogno di un Mondo libero, senza catene nè oppressi. Non agiamo in nome del profitto, non uccidiamo nessuno. E molto spesso paghiamo con la nostra Libertà. Ma sappiano, gli stupratori della democrazia, che le manette della pseudo-legge hanno solo valenza fisica. Noi siamo mossi da ideali, voi dal denaro e dalla logica del sorvegliare e punire. Chi sono i veri terroristi?

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