
Anonymous sfida la Cina attaccando ben 300 siti Web locali, appartenenti a uffici governativi di otto province con, nel loro dominio, la dicitura gov.cn: è in questo modo che il collettivo hacktivista sfida Pechino e promette che proseguirà con azioni simili per protestare contro la censura imposta al Web nel Paese.
"Continueremo, abbiamo già individuato gli obiettivi", ha affermato un membro del gruppo
Anonymous China ha annunciato di aver "violato" otto siti Web legati al governo di Pechino, facendo comparire al loro posto sugli schermi la scritta: "al popolo cinese: il vostro governo controlla il Web nel vostro paese e si sforza di filtrare quello che considera una minaccia per lui. Per tutti questi anni, il governo comunista della Cina ha sottomesso il suo popolo a leggi ingiuste. Caro governo cinese, non sei infallibile, oggi vengono piratati i tuoi siti Internet, domani sarà il tuo vile regime a cadere".
Un messaggio dunque piuttosto esplicativo del pensiero di Anonymous circa la