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Google non ha nemmeno atteso l’inizio della conferenza I/O 2018 che prenderà il via questa sera per diramare il primo importante annuncio: si tratta di Android Things 1.0, versione definitiva e ufficiale della piattaforma dedicata alla Internet of Things presentata un paio di anni fa e disponibile fino ad oggi solo sotto forma di
. Il sistema operativo è ora pronto ad essere integrato nei device destinati al mercato.
Introdotta la compatibilità con componenti hardware come NXP i.MX8M, Qualcomm SDA212, Qualcomm SDA624 e MediaTek MT8516, mentre resta attiva quella per Raspberry Pi 3 Model B e NXP i.MX7D. Abbandonata invece la scheda NXP i.MX6UL. Il gruppo di Mountain View metterà a disposizione i primi reference design entro i prossimi mesi, con il debutto commerciale di prodotti come smart display e smart speaker basati sull’intelligenza artificiale dell’Assistente Google è atteso entro la fine dell’anno. Tra le realtà che hanno già dimostrato interesse nella realizzazione dei dispositivi ci sono anche Lenovo, JBL e LG: basti pensare ai
nel mese di gennaio in occasione del CES 2018. La sicurezza sarà uno dei punti di forza del progetto, con bigG impegnata nel fornire aggiornamenti automatici e patch di sicurezza per almeno tre anni dal rilascio di ogni nuova versione.
Uno dei capisaldi di Android Things è il suo essere destinato a dispositivi che rimangono sicuri nel tempo. Fornire aggiornamenti software periodici in modalità over-the-air è una parte fondamentale del progetto. Fix per la stabilità e patch di sicurezza sono supportate dalle piattaforme hardware e gli update automatici sono abilitati di default per tutti i dispositivi.

Nuovo hardware compatibile con la piattaforma da NXP, Qualcomm e MediaTek
Il progetto Android Things, stando ai numeri forniti da Google, ha fino ad oggi coinvolto circa 10.000 sviluppatori, con il pacchetto SDK che ha raggiunto i 100.000 download. Sentiremo di nuovo parlare dell’iniziativa a breve.