Un picco di malware negli ultimi mesi, con un raddoppio delle possibilità per gli smartphone Android di essere infettati. È questo il risultato delle analisi sviluppate da Lookout Security, azienda specializzata nello sviluppo di software anti-malware per Android.
Possedere un
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significa, oggi,
rischiare un’infezione 2.5 volte in più rispetto alla media, con gli utenti mobile che hanno una possibilità del 30% in più di cliccare su un link maligno. Cifre così alte dipendono dal fatto che gli utenti su dispositivi mobile incontrano le
stesse minacce che appaiono su PC: le persone leggono email, messaggi su Facebook e su Twitter sul cellulare così come fanno sul computer, mettendo così anche i sistemi mobile direttamente a rischio.
Circa 500.000 persone sono state colpite da malware nei primi sei mesi del 2011, con una crescita esponenziale delle applicazioni infettate: 80 a gennaio e più di 400 a giugno. Il problema è sempre il sistema di gestione delle app: se su iOS le applicazioni devono essere verificate prima di arrivare sull’App Store, Android non ha di queste politiche, e consente invece a qualsiasi applicazione di arrivare sul marketplace (maggior libertà, insomma, al costo di maggior pericolosità).
Allo stesso tempo, se gli utenti Android hanno dovuto affrontare un tale numero di minacce, è anche vero che gli utenti iPhone non ne sono del tutto immuni. Non c’è stato un aumento particolare di malware su
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, ma anche il sistema operativo Apple sarebbe minacciato da attacchi. Come dichiarato da Mahaffey, co-fondatore di Lookout, ci troviamo in una fase di avvio del mercato mobile e dei relativi malware, ma bisogna convincere gli utenti che i cellulari sono, essenzialmente, dei PC, e come tali necessitano di attenzioni e precauzioni.
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