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Secondo i ricercatori tedeschi dell’Università di Ulm, il 99% dei dispositivi con sistema operativo Android sarebbe a rischio. Dalle
Le informazioni di identificazione sono conservate per 14 giorni, consentendo un accesso degli utenti più rapido, tuttavia pare che risultino accessibili anche dall’esterno, permettendo a un cracker esperto di impossessarsi delle informazioni d’accesso e rubare così l’identità digitale di un utente. A rischio dunque gli account di posta elettronica, i documenti e anche i profili sui social network.
Il pericolo sembra dunque essere piuttosto grave, l’unica release immune a questo problema è infatti la 2.3.4 rilasciata nei giorni scorsi e attualmente installata su appena l’1% dei dispositivi.
Dal canto suo Google spera di riuscire a collaborare con i produttori di dispositivi mobile per garantire aggiornamenti più rapidi proprio per ovviare a questo genere di problemi. Per ora l’unica speranza è che le aziende decidano autonomamente di aggiornare anche i terminali meno recenti, per garantire la sicurezza dei dati ai propri utenti.