Android: fuori Andy Rubin, dentro Sundar Pichai

Il CEO Larry Page annuncia l'arrivo di Sundar Pichai alla guida del team Android; per Andy Rubin un nuovo incarico in Google, al momento non annunciato.
Android: fuori Andy Rubin, dentro Sundar Pichai
Il CEO Larry Page annuncia l'arrivo di Sundar Pichai alla guida del team Android; per Andy Rubin un nuovo incarico in Google, al momento non annunciato.

Cambio al vertice per il mondo Android: Andy Rubin lascia il suo ruolo alla guida del progetto, sostituito da Sundar Pichai. È quanto annunciato nella serata di ieri dal CEO Larry Page, con un post comparso sul blog ufficiale dell’azienda di Mountain View. Nessun dettaglio sull’incarico che andrà a occupare Rubin in futuro, ma è certa la sua permanenza nel team di bigG.

L’intervento di Page ripercorre le tappe che hanno portato l’ecosistema del robottino verde a passare in pochi anni dallo status di visionario progetto open source alla realtà di maggior rilievo nel mercato mobile. Nel 2004 i vertici di Google hanno incontrato Rubin per discutere la possibilità di supportare la tecnologia, una prospettiva etichettata dai più come una perdita di tempo. Il gruppo californiano ha appoggiato la proposta, contribuendo così alla nascita di un sistema operativo oggi presente su oltre 750 milioni di dispositivi, prodotti da 60 partner e capace di generare più di 25 miliardi di download dallo store Google Play.

Da oggi Sundar Pichar guiderà il team al lavoro su Android, affiancando l’impegno a quello su Chrome e Apps. Sundar ha un talento naturale nel creare prodotti che sono tecnicamente eccellenti e semplici da utilizzare, inoltre adora le sfide. Prendiamo ad esempio Chrome. Nel 2008 gli utenti si sono chiesti se il mondo avesse davvero bisogno di un altro browser. Oggi Chrome vanta centinaia di milioni di utenti soddisfatti e il numero sta crescendo velocemente, grazie alla sua velocità, semplicità e sicurezza. Dunque, nonostante quella di Andy sia un’eredità pesante, so che Sundar farà un ottimo lavoro anche su Android, permettendoci di evolvere ulteriormente l’ecosistema.

Sundar Pichai, classe 1972, è un ingegnere americano di origini indiane. Dopo aver studiato all’Indian Institute of Technology Kharagpur e alla Stanford University si è unito al team di Google nel 2004, mettendosi al lavoro su una serie di client per l’accesso ai servizi offerti dall’azienda. Suo il compito, nel novembre 2009, di mostrare pubblicamente il funzionamento del sistema operativo Chrome OS, così come quello di annunciare l’anno successivo lo sviluppo del codec VP8 per la distribuzione dei filmati in Rete. Ecco un altro estratto tradotto dall’intervento di Larry Page.

Oggi viviamo in una nuova era informatica. Le persone si interessano alla tecnologia e spendono molto per acquistare i dispositivi. Il programma Nexus, sviluppato in partnership con alcune realtà come ASUS, HTC, LG e Samsung, è diventato una fonte d’innovazione per l’industria mobile. Inoltre, servizi come Google Now hanno tutte le potenzialità per migliorare in modo concreto la vostra vista. Ci stiamo avvicinando a un mondo in cui la tecnologia si interessa sempre più a ogni aspetto della vita (scoprire, organizzare, comunicare), così che gli utenti possano restare in contatto con ciò che li rende felici. È un momento entusiasmante per chi fa parte di Google.

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