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Le applicazioni a luci rosse sbarcano sugli smartphone equipaggiati con Android. La startup
Il nuovo store di terze parti per adulti invita gli sviluppatori a utilizzare il proprio spazio online per offrire le applicazioni al di fuori del circuito ufficiale di distribuzione di Android: «Tu sai che i tuoi clienti vogliono di più, ma i tuoi prodotti sono costantemente censurati o, peggio, completamente bloccati dagli attuali store per le applicazioni. […] MiKandi è il più importante Mobile Adult Application Marketplace su scala globale. Abbiamo da poco lanciato il nostro portale per i sistemi Android, ma presto arriveranno altri dispositivi». Oltre al sistema operativo per smartphone concepito da Google, la nuova iniziativa mira a realizzare soluzioni compatibili con l’iPhone per consentire l’acquisto e l’utilizzo delle applicazioni per adulti.
«Dal momento in cui inserisci una applicazione, ti forniamo un account online facile da usare dove potrai inserire più applicazioni, aggiungere descrizioni dettagliate, screenshot e video per mostrare la tua app. Potrai confrontarti con i tuoi utenti o ricevere valutazioni sulla pagina del tuo profilo su MiKandi.com. La tua applicazione comparirà anche nel MiKandi App Store, il nostro client mobile per la ricerca e il download delle applicazioni per adulti» si legge nella
Il nuovo store è online da alcuni giorni, dunque al momento ospita un numero ancora ristretto di applicazioni per adulti. Il piccolo applicativo Dilldroid, distribuito gratuitamente, consente di regolare l’intensità e la durata della vibrazione dei terminali equipaggiati con Android. Nel corso delle prossime settimane, MiKandi potrebbe arricchirsi di nuove applicazioni portando a un considerevole aumento dei contenuti per adulti sugli smartphone.
Secondo alcuni
I sistemi concorrenti, come l’iPhone di Apple, utilizzano soluzioni proprietarie e applicano rigidi
La distribuzione delle applicazioni a luci rosse solleva, infine, alcuni interrogativi sull’utilizzo degli smartphone con Android da parte dei minorenni. Senza tradire il proprio spirito open, la piattaforma dovrebbe mettere in campo soluzioni maggiormente adeguate per limitare l’utilizzo di alcuni contenuti da parte dei più giovani, come un "parental control" evoluto per impedire il download o l’utilizzo delle applicazioni per adulti.