Android 4.4 KitKat con il kernel Linux 3.10?

L'aggiornamento ufficiale al sistema operativo Android 4.4 KitKat potrebbe essere basato sul kernel Linux 3.10: a svelarlo sono porzioni di codice su AOSP.
Android 4.4 KitKat con il kernel Linux 3.10?
L'aggiornamento ufficiale al sistema operativo Android 4.4 KitKat potrebbe essere basato sul kernel Linux 3.10: a svelarlo sono porzioni di codice su AOSP.

Android 4.4 KitKat ritarda, almeno rispetto all’uscita prevista dalle prime indiscrezioni circolate in Rete subito dopo l’annuncio di inizio settembre. Mancano ormai pochi giorni alla fine del mese e dell’aggiornamento non c’è traccia, così come dello smartphone Nexus 5 che con tutta probabilità sarà il primo dispositivo a raggiungere il mercato con il nuovo sistema operativo. Considerando i più recenti rumor che circolano sul Web, è probabile che una presentazione ufficiale possa arrivare entro la settimana, probabilmente giovedì o venerdì.

Un’altra supposizione riguarda la possibilità di vedere la release 4.4 basata sul kernel Linux 3.10. La prima redazione a parlarne nel weekend è stata ancora una volta quella di Android Police: su AOSP sono infatti sempre più numerosi i riferimenti scovati. Fin dal lancio della piattaforma nel 2009, il team responsabile del suo sviluppo ha apportato aggiornamenti al kernel a intervalli più o meno regolari, ogni quattro-otto mesi. Le ultime versioni, compresa la più recente Android 4.3 Jelly Bean, sono rimaste ferme alla release 3.4, dunque la possibilità di assistere ad un balzo in avanti nel pacchetto 4.4 KK non è certo azzardato, anche se gli screenshot trapelati finora mostrano a chiare lettere la sigla “3.4”.

Forse si è trattato di immagini scattate a dispositivi con versioni preliminare dell’update. Ovviamente da parte di Google tutto tace, dunque si resta nel campo delle supposizioni. Il passaggio al kernel 3.10 andrebbe a tradursi in termini concreti in una serie di vantaggi per l’utente finale: tra questi un incremento delle performance, migliorie nella stabilità e una longevità aumentata della batteria. Quest’ultimo punto è di particolare importanza, soprattutto in un momento in cui i device top di gamma sono equipaggiati con display sempre più grandi e processori multi-core potenti, che vanno talvolta a incidere negativamente sull’autonomia.

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