
La Psion è sempre più sola. Il gruppo che ambisce ad imporre al mercato il proprio diritto di proprietà sul nome “Netbook“, infatti, ha contro grossi gruppi e, soprattutto, i loro lauti interessi in un mercato sempre più interessante. Questa è la difficoltà da affrontare, e da oggi la piccola Psion Teklogix da oggi ha un nemico in più da sconfiggere: Intel.
La mossa di Intel pare coordinata all’interno di una rivolta che, pur non organizzando nulla di comune, sta spingendo sui medesimi tasti per giungere ad una medesima conclusione: l’annullamento del trademark sul marchio “Netbook”. Nei giorni scorsi il primo passo era stato compiuto da Dell e sembrava strano, sebben motivato da precisi interessi di mercato, che il gruppo si muovesse da solo in questa battaglia dagli interessi ben più generali. Intel non ha tardato però a venire in soccorso di Dell ed ora la denuncia contro la Psion è duplice.
Intel, così come Dell, spinge in particolare su due fattori: in primis la parola “netbook” è una parola ormai d’uso comune e pertanto non più riconducibile da parte dell’utenza ad un singolo prodotto; in secondo luogo il Netbook Pro prodotto dalla Psion è fuori produzione fin dal lontano 2003, senza che il gruppo abbia ad oggi alcun progetto per ripresentarsi sul mercato. Entrambi i fattori, secondo Intel, dovrebbero portare ad un annullamento del trademark da parte dell’USPTO e per questo motivo il gruppo ha depositato una precisa denuncia presso la Corte Federale di San Josè.
Nei mesi scorsi la Psion Teklogix aveva fatto la voce grossa chiedendo a diversi player del mercato di interrompere la commercializzazione e la promozione di prodotti nel cui nome compariva la formula “netbook”. Allo stesso modo ogni promozione relativa a tale keyword è stata depennata dal circuito pubblicitario di Google su specifica indicazione della Psion in ossequio al trademark registrato. Per i gruppi coinvolti dal mercato dei netbook il rischio è ora duplice: da una parte v’è la possibilità che la piccola azienda possa rivalersi nel caso in cui il trademark fosse confermato; inoltre v’è il forte pericolo che tale parola non possa più essere usata a identificare una intera categoria di computer, il che sarebbe dannoso per il mercato stesso.
E l’importanza di questo ultimo aspetto non va certo sottovalutata: la conferma è in un vecchio post del 3 marzo 2008 ove sul blog del gruppo Intel si elogiava l’importanza dei pc a basso costo, della nuova categoria emergente e delle grandi opportunità che questo tipo di dispositivi apriva per il mercato. A distanza di un anno è tutto in discussione a causa di un orpello legale che ora dovrà faticare non poco per reggere dall’assalto legale dei big del settore.
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