Bono Vox, cantante e leader degli U2, ha di recente stilato una lista di
Secondo l’artista, il P2P sta letteralmente derubando i poveri cantanti, come una specie di "Robin Hood al contrario", arricchendo i già ricchissimi ISP. Infatti, sempre secondo il cantante irlandese, a perderci sono soprattutto gli artisti non ancora affermati, stroncati dall’irrispettoso download, con conseguenze potenzialmente disastrose per tutta l’industria dello spettacolo, compresa quella cinematografica.
Bono, in questo senso, usa parole di fuoco contro i provider:
"Siamo l’ufficio postale", ci dicono; "chi sa cosa contengono i pacchetti di carta marrone"? Ma sappiamo bene dal nobile impegno dell’America nel fermare la pornografia infantile, per non parlare di quello ignobile della Cina per sopprimere il dissenso online, che è perfettamente possibile tracciare i contenuti.
Insomma, il solitamente buono e generoso Bono richiede niente di meno che un’efficace intrusione nel traffico privato dei singoli cittadini, particolarmente in linea con la discussa dottrina Sarkozy, che in Inghilterra sta riscuotendo molti consensi, ma anche molte contestazioni. A ben vedere, questa discutibile posizione non è neanche
La risposta degli ISP inglesi non si è
Per conto nostro, ci sembra evidente come il primo argomento degli ISP non regga: sono state proprio le pratiche di condivisione, ben più antiche dello streaming, a generare richiesta di connessioni sempre più veloci. Ma l’argomento decisivo, per quanto banale e più volte ripetuto, è il secondo. A cui aggiungeremmo la semplice notazione, anche questa già