Amnistia, no grazie! Continua la vicenda RIAA

Dopo aver promesso il perdono agli utenti pentiti, la RIAA viene ora sbugiardata dalla EEF la quale ammonisce: utenti, non consegnate i vostri dati o rischierete seriamente un processo legale. La questione ora è approdata anche al Congresso.
Amnistia, no grazie! Continua la vicenda RIAA
Dopo aver promesso il perdono agli utenti pentiti, la RIAA viene ora sbugiardata dalla EEF la quale ammonisce: utenti, non consegnate i vostri dati o rischierete seriamente un processo legale. La questione ora è approdata anche al Congresso.

La politica d’azione della Recording Industry Association of America (RIAA) continua a far discutere. E’ di pochi giorni fa infatti l’annuncio di una “amnistia” offerta agli utenti rei di aver scambiato illegalmebte musica coperta da copyright. Piovono, come era facile prevedere, le critiche.

Ora a sollevare la discussione è la EEF (Electronic Frontier Foundation), dai cui uffici parte l’avviso agli utenti: non consegnate i vostri dati personali, non ammettete di aver scaricato o diffuso musica. La EEF solleva infatti il problema della privacy e ammonisce eventuali intimoriti del fatto che, una volta consegnati i dati, la possibilità di incorrere in eventuali azioni legali sarebbe semplicemente maggiore.

Sulla questione privacy, perno su cui probabilmente si risolverà la vicenda, le posizioni rimangono opposte: se EEF difende la privacy di fronte a qualunque iniziativa, la RIAA ritiene maggiormente influente la necessità di venire a conoscenza dei nomi di chi infrange il Digital Millennium Copyright Act. Coinvolto ora vi è anche il Congresso, ove 95 associazioni hanno portato la propria parola con una lettera comune volta a sollevare la questione.

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