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Da oggi sulla carta, e tra poco a tutti gli effetti, Amazon.com è l’unico punto vendita online in grado di vendere (solo per i residenti negli Stati Uniti) file musicali senza DRM dal catalogo di tutte le 4 grandi etichette musicali. Dopo gli accordi con Universal Vivendi e EMI è infatti arrivata la Warner e ora per ultima anche Sony BMG, anche se al momento non è chiaro quanta parte del suo catalogo sarà disponibile da subito.
Solo poco tempo fa l’etichetta aveva
Al momento dunque, pur non contando sulla medesima ampiezza di catalogo di iTunes, il rivale Amazon ne può imitare la varietà, pescando liberamente dalle etichette più grandi e potendo contare su una politica dei prezzi più flessibili di quella della mela. Almeno un terzo delle circa 3 milioni di tracce in vendita si possono acquistare per 89 centesimi (e sono le più vendute) mentre il resto ha il canonico prezzo di 99 centesimi, il medesimo adottato di default da iTunes. Stessa cosa per gli album che a fronte di una maggioranza che costa 9.99 dlr si trovano anche spesso in vendita a 5.99 dlr.
La domanda sulla bocca di tutti però è una sola e cioè come mai se le etichette musicali sono disposte a vendere musica senza DRM e anche iTunes lo è (tanto che già lo fa con la EMI), perchè alla fine è solo Amazon ad avere accordi simili con tutte le major e non anche il negozio Apple? Sono davvero arrivate a saturazione con le restrizioni che iTunes pone a device che non siano l’iPod? O hanno paura di dare vita ad un mercato dove esiste un solo player con tutto il potere in mano?