Amazon Prime Air, i droni non sono ancora pronti

I droni di Amazon non sono ancora pronti, tuttavia la partita più importante si giocherà con la FAA sulle regole di volo
Amazon Prime Air, i droni non sono ancora pronti
I droni di Amazon non sono ancora pronti, tuttavia la partita più importante si giocherà con la FAA sulle regole di volo

Amazon, con il suo programma Prime Air, ha stupito il mondo puntando per primo all’utilizzo dei droni per il trasporto dei prodotti. Un’idea che all’inizio aveva fatto sorridere i più diretti competitors ma che poi hanno voluto seguire tutti, tanto che oggi il settore dei droni utilizzati come mezzi di trasporto per piccoli oggetti è particolarmente fiorente. Nonostante sia passato molto tempo dall’annuncio del via di questo progetto, dopo anni di sperimentazione e di battaglie con la FAA per modificare il regolamento per l’utilizzo dei droni come mezzi di trasporto, il servizio Amazon Prime Air è pronto, ma i droni purtroppo ancora no.

Paul Misner, vice presidente di Amazon, ha evidenziato come la società stia cercando di perseguire tre obiettivi principali. In primo luogo, il gigante dell’e-commerce sta puntando ad un servizio che possa garantire le consegne in 30 minuti. In secondo luogo, la società sta cercando di realizzare un drone in grado di offrire almeno una portata operativa di circa 16 chilometri. Infine, i droni di Amazon dovranno essere in grado di sollevare e trasportare pesi di almeno 2,2 Kg. Trattasi di obiettivi ragionevoli per un servizio di qualità e non difficilmente raggiungibili dal punto di vista tecnico.

Tuttavia, le sfide di Amazon per realizzare un efficiente drone per le consegne non finiscono qui. Paul Misner evidenzia, infatti, come devono tenere conto di moltissimi altri fattori come i luoghi operativi. Il drone dovrà offrire, infatti, le medesime prestazioni in luoghi caldi e asciutti come su un territorio freddo ed umido. Inoltre, il drone dovrà poter garantire le consegne anche sotto la pioggia. Ancora, Amazon dovrà tenere conto anche di altri fattori come dei molti clienti che abitano in appartamenti e che dunque non sono facilmente raggiungibili.

Trattasi di sfide tecniche molto ambiziose che, però, Amazon punta a superare. Tuttavia l’ostacolo più duro potrebbe arrivare dalla FAA che potrebbe non approvare l’utilizzo de droni di Amazon per le consegne.

Proprio per questo, il colosso dell’e-commerce ha deciso di portare una sua proposta di regolamentazione del volo dei droni che ha esposto alla FAA ed anche ad un convengo alla NASA. Sembra, dunque, che la partita dei droni come corriere espresso si giocherà tutta sul fronte burocratico/legislativo con la FAA.

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