Amazon punta a diventare operatore mobile?

Amazon potrebbe entrare nel settore della telefonia mobile; la società starebbe pensando di acquistare l'operatore prepagato Boost Mobile.
Amazon punta a diventare operatore mobile?
Amazon potrebbe entrare nel settore della telefonia mobile; la società starebbe pensando di acquistare l'operatore prepagato Boost Mobile.

Amazon potrebbe essere interessato a mettere un piede dentro il settore della telefonia mobile. Secondo un rapporto di Reuters, la società di Jeff Bezos sarebbe intenzionata ad acquistare Boost Mobile che altro non è che un operatore prepagato di proprietà di T-Mobile e Sprint. Secondo la fonte, l’obiettivo dell’acquisizione sarebbe la possibilità di poter utilizzare per almeno 6 anni la rete di T-Mobile.

Inoltre, Amazon sarebbe pure interessato ad acquisire l’eventuale spettro di frequenze che potrebbe venire dismesso a seguito della fusione tra le reti di T-Mobile e Sprint. Nessuno dei soggetti chiamati in causa da questo rapporto ha voluto rilasciare un commento. Da capire, a questo punto, quale sia il vero obiettivo della società di Jeff Bezos in merito a questa operazione.

Amazon non è propriamente nuovo nel settore delle telefonia visto che attraverso Echo Connect offre la possibilità alle persone di telefonare attraverso dispositivi dotati di Alexa. Inoltre, la società americana ha dimostrato negli ultimi anni di voler diversificare il suo business entrando in più settori e quindi non sarebbe strano che possa voler puntare ad offrire un qualche servizio legato alla telefonia mobile, magari da abbinare ai suoi prodotti.

Boost Mobile è comunque sul mercato, T-Mobile e Sprint si sono già impegnati a venderlo come parte dell’accordo per ridurre le loro quote di mercato per ottenere il via libera alla fusione.

Boost Mobile dispone, oggi, di 7-8 milioni di clienti che Amazon potrebbe fare potenzialmente suoi se effettivamente acquisisse l’operatore.

I dettagli dell’operazione dal punto di vista finanziario non sono noti ma Boost Mobile viene valutato circa 3 miliardi di euro. Cifra che potrebbe salire a circa 4,5 miliardi di euro se l’accordo includesse anche la cessione dello spettro delle frequenze.

Se ne saprà di più nei prossimi mesi.

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