Wikileaks no, ma chi cita Wikileaks sì. L’hosting no, ma i libri sì. Amazon si è trovata a fare nuovamente i conti con Wikileaks nel momento in cui sul sito è comparso l’annuncio di un libro in Kindle Edition relativo all’affair Wikileaks, peraltro con un titolo del tutto esplicito: “WikiLeaks documents expose US foreign policy conspiracies. All cables with tags from 1-5000“.
La descrizione appare inequivocabile: prodotto da Heinz Duthel, è stato messo a disposizione dell’utenza Amazon UK al prezzo di 7.37 sterline. La provocazione è chiara, così come chiaro sembrava poter essere il contenuto: 5000 cable tra quelli pubblicati sul sito Wikileaks, per poter leggere sul proprio Kindle quei documenti che gran parte delle democrazie occidentali (con la collaborazione di alcune aziende, tra le quali Amazon) vorrebbe veder censurati.
L’imbarazzo è stato immediato, poiché per Amazon si è imposta una scelta: vietare il libro e fare i conti con il giudizio degli “Anonymous”, oppure acconsentire alla pubblicazione nel nome della libertà di parola? Mentre i media si affrettavano a ricordare come nelle settimane scorse Amazon avesse autorizzato la pubblicazione di un opinabile ebook sul mondo della pedofilia, il salvacondotto del gruppo è giunto dagli stessi contenuti del libro al centro dell’attenzione.
L’ebook, infatti, non conterrebbe la semplice riproposizione dei cablogrammi di Wikileaks. Al contrario, ne riporterebbe soltanto alcuni estratti, completando il tutto con analisi e commenti. Il libro sarebbe pertanto una sorta di elaborazione, né più né meno quel che stanno facendo le tv ed i giornali di tutto il mondo nei confronti dei documenti trapelati. Amazon ha pertanto agito modificando semplicemente il titolo dell’annuncio, affiancando al titolo un “non contiene testi di cablogrammi” chiarificatore.
L’ebook, peraltro, non sembra aver raccolto grande entusiasmo tra l’utenza: il voto medio attuale è di una stella su cinque.