Amazon vuole assistenti vocali interoperabili

L'obiettivo della Voice Interoperability Initiative avviata da Amazon è consentire l'utilizzo di più assistenti personali sullo stesso dispositivo.
L'obiettivo della Voice Interoperability Initiative avviata da Amazon è consentire l'utilizzo di più assistenti personali sullo stesso dispositivo.
Amazon vuole assistenti vocali interoperabili

Amazon vuole trovare una soluzione alla babele degli assistenti personali con la Voice Interoperability Initiative. Lo scopo del programma è consentire agli utenti di utilizzare più servizi vocali sullo stesso dispositivo. L’idea è molto interessante, ma nell’elenco dei partecipanti non ci sono Apple, Google e Samsung.

Amazon Alexa, Google Assistant, Apple Siri, Microsoft Cortana e Samsung Bixby sono gli assistenti digitali più popolari e utilizzati nel mondo. Ognuno di essi però ha il suo “walled garden”, in quanto funzionano principalmente sui dispositivi o sui sistemi operativi delle aziende che li hanno sviluppati (Amazon Alexa è quello più universale, Google Assistant quello più diffuso) e soprattutto non sono interoperabili. L’obiettivo dell’iniziativa è rimuovere questa barriera, consentendo agli utenti di accedere contemporaneamente a tutti i servizi.

Le quattro priorità della Voice Interoperability Initiative sono le seguenti:

  • Sviluppare servizi vocali in grado di funzionare perfettamente con gli altri, proteggendo al contempo la privacy e la sicurezza dei clienti
  • Creare dispositivi vocali che promuovono la scelta e la flessibilità attraverso più “wake word” simultanee
  • Rilasciare tecnologie e soluzioni che semplificano l’integrazione di più servizi vocali su un singolo prodotto
  • Accelerare l’apprendimento automatico e la ricerca sull’intelligenza artificiale colloquiale per migliorare l’ampiezza, la qualità e l’interoperabilità dei servizi vocali

Le aziende collaboreranno per offrire agli utenti la libertà di scegliere l’assistente preferito, pronunciando la corrispondente “wake word”. Le tecnologie di riconoscimento vocale e machine learning di Alexa supportano già più wake word tramite AVS (Alexa Voice Service). È necessario anche il supporto hardware, quindi l’elenco dei partecipanti comprende noti chipmaker, come Intel, Qualcomm e MediaTek. Maggiori dettagli sull’iniziativa e sui dispositivi compatibili verranno forniti nel corso dei prossimi mesi.

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