Alphabet: droni e robot per il team Google X

La ristrutturazione societaria avviata con la nascita di Alphabet prosegue: i team di Project Titan e quello al lavoro sui robot confluiranno in Google X.
Alphabet: droni e robot per il team Google X
La ristrutturazione societaria avviata con la nascita di Alphabet prosegue: i team di Project Titan e quello al lavoro sui robot confluiranno in Google X.

Il processo di ristrutturazione avviato nell’estate scorsa a Mountain View con la nascita di Alphabet non è ancora completo. Nei giorni scorsi si è parlato di una nuova società interamente dedicata ai progetti legati alle self-driving car, mentre oggi trapelano indiscrezioni in merito all’integrazione in Google X dei team al lavoro sui droni di Project Titan e sulle soluzioni inerenti la robotica.

A riportarle è la redazione del sito Re/code. Il progetto Titan (al momento sotto il controllo della divisione Access and Energy), per chi non ne fosse a conoscenza, ha come finalità quella di impiegare droni alimentati da pannelli solari per portare ovunque la connessione Internet, un po’ come avviene con i palloni aerostatici di Project Loon. La tecnologia utilizzata è quella acquisita lo scorso anno da Titan Aerospace, con un’offerta che ha battuto la concorrenza di Facebook. Confluendo in Google X, andrà ad affiancarsi a Project Wing, sempre focalizzato sull’uso dei droni ma per la consegna della merce acquistata online.

Il team al lavoro sulla robotica è invece quello fondato nel 2013 e guidato da Andy Rubin, ex numero uno di Android. Al suo interno sono finite sei aziende appositamente acquisite da bigG, compresa Boston Dynamics. Sebbene da Mountain View non siano mai arrivati comunicati ufficiali, pare che la finalità principale sia quella di realizzare robot in grado di replicare fedelmente i movimenti e i comportamenti dell’essere umano, per un impiego in ambito industriale. Il nome in codice del progetto è, infatti, Replicant.

Entrambi i gruppi, dunque, potrebbero ora finire sotto il controllo di Google X e, di conseguenza, sotto la direzione di Astro Teller. Il laboratorio continuerà dunque a rappresentare un vero e proprio incubatore per i progetti più sperimentali dell’azienda, per quelli ancora lontani dal trasformarsi concretamente in prodotti o servizi.

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