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A poco più di quattro mesi dalla sua istituzione, ha da poco aperto i battenti la nuova sede dell’European Institute of Innovation Technology (
«Sono molto lieto che l’IET inizi oggi formalmente il suo lavoro. Attraendo e trattenendo i migliori e più capaci studenti, ricercatori e personale di tutta Europa e del mondo intero, l’IET darà un importante valore aggiunto alla ricerca e all’innovazione dell’UE. Diverrà un vivaio di nuove idee e contribuirà a realizzare le idee innovative. Si tratta di una pietra miliare nel percorso verso la quinta libertà: la libera circolazione della conoscenza. Il coinvolgimento delle imprese è essenziale, poiché, per fare un esempio, la mancanza di Ricerca e sviluppo finanziati dalle imprese spiega quasi l’85% del ritardo dell’UE rispetto agli Stati Uniti. Con il passare del tempo, IET contribuirà a rafforzare la ricerca e lo sviluppo in Europa, eliminando le carenze in materia di finanziamento per le imprese e avvicinando la percentuale di PIL destinata alla Ricerca e sviluppo all’obiettivo del 3% che gli stessi Stati membri si sono fissati» ha
L’Unione Europea sembra puntare molto sul nuovo centro di ricerca, concepito per trovare nuove soluzioni tecnologiche per i grandi temi del nostro tempo come il surriscaldamento globale, lo sviluppo di nuove fonti energetiche alternative e naturalmente l’implementazione degli attuali sistemi dell’informazione e della comunicazione. L’attivtà della nuova istituzione sarà guidata dal Comitato direttivo, un team composto da 18 esperti indipendenti che avranno il compito di identificare i progetti da sviluppare all’interno dello IET.
Per le sue attività di ricerca, il centro potrà fare
Nonostante l’avvio dei lavori da poco proclamato a Budapest, i tempi per raggiungere la piena operatività saranno ancora lunghi. Stando alle prime stime della stessa Commissione Europea, lo IET potrebbe entrare a pieno regime tra più di un anno, nel corso dei primi mesi del 2010.