In Italia la velocità media delle linee a banda larga si attesta a 9,2 Mbps. Un risultato che arriva dal nuovo Rapporto sullo Stato di Internet relativo al primo trimestre 2017 redatto da Akamai. L’Italia, dunque, cresce sul fronte della banda larga ma questo non basta per recuperare il terreno perso nei confronti degli altri paesi europei. Anzi, sebbene nel Rapporto del Q4 2016 la velocità media in Italia fosse solamente di 8,7 Mbps, la crescita non è bastata per recuperare posizioni. L’Italia, nella classifica mondiale, scende al 61esimo posto mentre rimane 28esima in area EMEA.
Bene la velocità media di piccolo che sale a circa 51 Mbps con aumento del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli effetti degli investimenti delle società private nella digitalizzazione del’Italia stanno dando i suoi frutti. Tuttavia, nonostante questa sostanziosa crescita, l’italia continua a rimanere indietro e si colloca 74esima a livello mondiale. Delusione per quanto riguarda, invece, il tasso d’azione della banda larga in Italia. Il dato non appare affatto in crescita, anzi in calo del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo il 79% delle connessioni sono sopra i 4 Mbps e proprio per questo l’Italia scende al 29esimo posto in area EMEA ed alla 65esima nella classifica mondiale.
Malino anche il dato delle connessioni sopra i 10Mbps. Solo il 26% delle connessioni supera queste velocità. A titolo di confronto, in Svizzera il 75% delle linee supera questo limite. Anche se in recupero, solo il 12% delle linee a banda larga supera i 15 Mbps contro una media del 30% dell’Europa. Un dato sicuramente non buono anche se Akamai specifica che nel giro di un anno è stato registrato un miglioramento del 73%.
Sul fronte della connettività mobile, le linee italiane offrono una velocità media di 12,4 Mbps. Il rapporto, dunque, mostra una situazione italiana con luci ed ombre. Sicuramente gli investimenti delle aziende private come TIM stanno consentendo all’Italia di uscire dal medioevo digitale ma questo ancora non basta perchè molti paesi sono ancora largamente davanti.