Agenda Digitale, un anno dopo

Agenda Digitale, un anno dopo

Spesso affrontiamo il tema della scarsa digitalizzazione dell’Italia rispetto al resto del mondo, ma parliamo molto poco di come si sta sviluppando il settore delle TLC in Europa. A colmare questa nostra curiosità ci ha pensato l’Unione Europea che di recente ha pubblicato una valutazione dello stato della banda larga in Europa a partire dall’avvio della così detta “Agenda Digitale“. Il bilancio è sostanzialmente positivo visto che il 65% della popolazione europea utilizza internet.

C’è comunque ancora molto da fare, perché l’UE si è posta l’obbiettivo ambizioso, ma fattibile, di portare l’uso del Web al 75% della popolazione. Va un po’ meno meno per quanto riguarda la diffusione della banda larga.

La sua diffusione sta certamente aumentando, ma sebbene il digital divide europeo sia calato di 4 punti è ancora troppo alto e la vera banda larga è purtroppo ancora concentrata prevalentemente nelle aree urbane. Obbiettivo davvero ambizioso, quello di offrire entro il 2020 30Mbit a tutti.

Ottimi risultati anche per quanto riguarda l’e-government con il 41% dei cittadini europei che sfrutta i servizi digitali offerti dai propri Paesi.

Male invece il settore del commercio elettronico transfrontaliero e i prezzi del roaming internazionale ancora troppo cari. E secondo questa analisi, l’Italia come va? Il nostro Paese viene promosso per quanto riguarda l’e-government, ma gli italiani sono tra i cittadini europei che utilizzano meno Internet (solo il 48%), per non parlare dei servizi aggiunti come l’e-Commerce che è una pratica quasi sconosciuta.

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