AGCOM, vola la banda ultralarga in Italia

Vola la banda ultralarga in Italia; secondo AGCOM, gli accessi su fibra ottica sono oramai quasi un terzo del totale.
Vola la banda ultralarga in Italia; secondo AGCOM, gli accessi su fibra ottica sono oramai quasi un terzo del totale.
AGCOM, vola la banda ultralarga in Italia

In Italia vola la connettività a banda ultralarga. Questo è quanto emerge dall’ultimo Osservatorio sulle comunicazioni di AGCOM che si pone l’obiettivo di scattare una fotografia sull’andamento del mercato delle TLC in Italia. Il rapporto, dunque, evidenzia come gli accessi a banda larga raggiungano i 16,7 milioni di unità, con un aumento su base annua di 840 mila accessi; l’aumento su base trimestrale è pari a 220 mila linee.

Le linee DSL diminuiscono di 1,76 milioni unità, attestandosi su un valore di 10,29 milioni di unità, mentre gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie (6,46 milioni a marzo 2018) sono aumentati in un anno di 2,59 milioni di unità, e ormai arrivano a rappresentare quasi il 40% delle linee broadband complessive. In particolare, il rapporto dell’AGCOM evidenzia come gli accessi NGA (Next Generation Access), cioè le forme di

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basate sulla fibra ottica, su base annua siano passati da 2,9 a 5,3 milioni. In Italia, dunque, vola la fibra ottica, un segnale che gli investimenti portati avanti dagli operatori stanno avendo i loro frutti.

TIM dispone del 44,9% del mercato. Nel segmento degli operatori che offrono servizi FWA, si conferma il peso dei principali operatori, con Linkem ed Eolo che a fine marzo 2018 rappresentano quasi il 75% del mercato.

Più nello specifico, a marzo 2018 il peso degli accessi con velocità maggiore di 30Mbit/s (pari al 31,2% del totale) ha superato quello delle linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s, (30,2%). Su base annua gli accessi ultrabroadband registrano un aumento di oltre 2,4 milioni di unità.

Tale crescita è risultata sostanzialmente equivalente per gli accessi con velocità fino a 100 Mbit/s (+1,25 mln) arrivati ad oltre 3,1 milioni e per quelli con velocità maggiore di 100 Mbit/s (+1,19 mln) pari a 2,1 milioni di unità. Gli accessi con velocità compresa tra 10 e 30 Mbit/s si sono ridotti di 200 mila unità, scendendo a 6,5 milioni di accessi, mentre quelli con velocità inferiore a 10 Mbps, sono diminuiti di quasi 1,4 milioni di unità.

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