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Il regolamento dell’Autorità garante delle Comunicazioni è ormai in dirittura d’arrivo, a metà dicembre verrà approvato con delibera propria. Il percorso che negli ultimi due anni è stato più volte sospeso, criticato, riveduto, alla fine resta così come temuto dai sui critici. D’altronde, le parole del presidente Angelo Cardani in un recente confronto ha rotto gli indugi.
Il
http://t.co/yBtSAvSy6l Cardani usa parole irrispettose verso chi,e io sono tra questi, ritiene illegittimo il regolamento.Meglio più cautela
— francesco pizzetti (@francopizzetti) November 30, 2013
Il calendario
La verità è una sola: domani Bruxelles si pronuncerà sul regolamento AgCom, ma è già possibile dire oggi che non influirà in alcun modo sul percorso. L’AgCom ha deciso di tirare dritto, nonostante l’eccezionale sequela di prese di posizione a livello istituzionale, dalla
La delibera verrà approvata approfittando del clima distratto delle feste in uno dei giovedì di dicembre, probabilmente il 12 dicembre, così che entro febbraio diverrà operativo. I suoi elementi distintivi sono ormai noti, due in particolare: nessuna separazione tra organo di garanzia e organo giudicante; una particolare indeterminatezza sulle delicatissima questione dell’intervento di inibizione del sito accusato di violare il copyright, che non chiarisce tecnologicamente né economicamente come salvaguardare i contenuti legali, gli utenti, il lavoro dei provider, che restano nella paradossale e scomoda situazione di essere oggetto della tutela del Garante e al contempo obiettivo facile per soddisfare il principale sponsor di questo testo, Confindustria Digitale.
@dariodenni non attacco nessuno, constato che si potrà ottenere la rimozione in 48h 4free e che serviranno anni e €€€ per impugnare #AGCOM
— Guido Scorza (@guidoscorza) December 1, 2013
La battaglia di ricorsi
La vicenda, qualora portasse con Santa Lucia anche la delibera, non è però finita. I suoi oppositori già da tempo stanno preparando ricorsi che verranno presentati in tutte le sedi, fino a Strasburgo se necessario. Fulvio Sarzana ha già dichiarato di lavorarci, Guido Scorza, protagonista in queste settimane di pesanti scambi con l’autorità e persone a lei vicine, ha scritto una
Il punto, infatti, non è se l’AGCOM abbia o meno l’obiettivo di censurare la circolazione delle informazioni attraverso il web italiano, ma se un simile scenario possa essere un effetto collaterale – non voluto – di una regolamentazione, purtroppo, scritta super-preoccupandosi della sacrosanta tutela del diritto d’autore e sotto-preoccupandosi del necessario contemperamento di tale diritto con gli altri diritti fondamentali che vengono in rilievo.
Non penso – in assoluta franchezza – che Lei o la Sua Autorità abbiate intenzione di censurare chicchessia ma sono profondamente convinto che l’applicazione delle regole che vi accingete a varare avrà per effetto quello di limitare la libertà di informazione sul web italiano.