
I dissapori tra Apple eAdobe rischiano di assumere toni epici, con quest’ultima restia ad accettare il laconico responso di
: Flash Player non sarà mai implementato sui dispositivi mobili Apple. In questi mesi sono state rilasciate le più svariate motivazioni e sono trapelate dichiarazioni al fulmicotone, il tutto però sfociato in un nulla di fatto.
La questione, tuttavia, sarebbe molto semplice: Flash Player si dimostra su Mac come un software davvero pesante, con performance al limite della tollerabilità hardware anche per la visualizzazione di banali banner pubblicitari. Nemmeno l’
del plugin Adobe è riuscito a rimuovere il problema del surriscaldamento e della CPU prossima al 100% delle risorse.
Nel frattempo, però, Adobe ha ben pensato di
più agguerrito di iPhone:
. Da poche ore, infatti, è disponibile Flash Player 10.1 per Android e per altri dispositivi portatili. La release, tuttavia, non ha esentato Adobe dalle polemiche: proprio ieri
per i ritardi accumulati per la versione compatibile con WebOS.
Si tratta di un rilascio che non esenta totalmente Apple. Adobe ha deciso di dilungarsi ulteriormente con le polemiche. Basta, infatti, collegarsi via iPhone alla pagina di download di Flash Mobile per leggere un nuovo “j’accuse” in pieno stile Adobe, come se non fosse stata sufficientemente esplicativa la campagna “
“.
Apple vieta l’utilizzo delle tecnologie necessarie richieste dai prodotti come Adobe Flash Player. Finché Apple non eliminerà queste restrizioni, Adobe non potrà fornire Flash Player per iPhone, iPad o iPod Touch.
In questi mesi di battaglia, tuttavia, le due aziende non si sono molto preoccupate di chiedere il parere degli utenti: è davvero indispensabile la presenza di Flash sulle device targate mela? Considerando, inoltre, che le animazioni Flash possono essere facilmente convertite, in modo tra l’altro del tutto automatico, in codice
, è facile intuire come gli utenti non vengano privati di chissà quale tool irrinunciabile. Conversione a HTML5 che, tra l’altro, ha dimostrato
, con effetti finali davvero indistinguibili dal formato originale, così come dimostra la sezione “
” di Smokescreen.
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