Addio Think Secret

Addio Think Secret: il sito chiude in conseguenza della conclusione amichevole della causa intentata da Apple contro l'autore del blog Nick Ciarelli, il quale 3 anni fa pubblicò alcune notizie provenienti da insider del gruppo di Cupertino
Addio Think Secret
Addio Think Secret: il sito chiude in conseguenza della conclusione amichevole della causa intentata da Apple contro l'autore del blog Nick Ciarelli, il quale 3 anni fa pubblicò alcune notizie provenienti da insider del gruppo di Cupertino

Think Secret chiude i battenti. Il peso della causa con Apple si è fatto evidentemente insostenibile e pertanto il sito saluta il web e, nel nome del lieto vivere al di fuori di ogni problema legale, chiude la vicenda con la casa di Cupertino abbandonando la propria attività ed il proprio ruolo di fonte informativa sul mondo della mela.

Tutto iniziò con alcuni presunti scoop del blog, notizie che a Cupertino sono state viste come pericolose e come lesive del segreto industriale dell’azienda. L’articolo incriminato risulta oggi essere indisponibile sul sito Think Secret ma, come notificato da Mac Observer, Archive.org ne conserva una copia. Il problema, soprattutto, era nell’identificazione delle possibili talpe che, dall’interno degli uffici di Cupertino, inviavano informazioni riservate all’esterno rendendole di pubblico dominio (elemento molto pericoloso in virtù della forte carica innovatrice su cui Apple fa leva per la propria immagine ed il proprio mercato). Tra Apple e la blogosfera inizia così una sorta di guerra fredda che coinvolge anche AppleInsider e PowerPage.

Apple e Think secret sono così giunti in un’aula di tribunale: da una parte la richiesta di rivelare le fonti delle notizie incriminate, dall’altra una barricata senza timori per difendere le proprie fonti. Nick Ciarelli, la firma autrice del blog (13enne all’apertura del sito, 19enne in occasione della denuncia, 22enne oggi), chiude le trasmissioni impedendo anche ogni commento al breve comunicato finale. La chiusura del caso sarebbe “amichevole”, con l’autore salvaguardato nel privato ed il blog sacrificato per chiudere la vicenda senza ulteriori ripercussioni.

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