È cambiato il mercato e sono cambiate le esigenze dei consumatori, con banche e siti Web in grado oggi di offrire una gamma sempre più vasta di strumenti per gestire le finanze personali, tutti fattore che hanno contribuito alla scelta intrapresa: «è un mix di come si sta evolvendo il mercato, di cosa ha senso per noi nel lungo termine e si basa un pochino sul comportamento dei consumatori», spiega Adam Sohn, direttore dell’unità Online Business Services di Microsoft. Non ultima, la recente crisi dell’economia che ha costretto anche le aziende più importanti stringere la cinghia, con la necessità di potare i prodotti meno redditizi dalle loro catene produttive. MS Money segue infatti il destino che negli ultimi mesi è stato decretato anche per
Gli utenti del programma potranno continuare ad usufruire dei suoi servigi anche dopo il 31 gennaio 2011, senza però poter più ricevere in automatico gli aggiornamenti sull’andamento finanziario rilasciati dalle banche o da servizi esterni. In alternativa, come consigliato dallo stesso Sohn, non resta che passare a soluzioni analoghe quali Intuit Quicken. A tale proposito, Microsoft sarebbe al lavoro per realizzare un processo di conversione in grado di travasare tutti i dati di MS Money (la cui ultima versione rilasciata risale al Money Plus del