AACS, trovata la chiave per aprire gli HD DVD

Ancora una volta un sistema di protezione per contenuti digitali è stato aggirato: anni di investimenti non hanno tutelato per più di poche settimane i contenuti ed ora le chiavi di decrittazione emergono in tutta la loro elementare e fragile consistenza
AACS, trovata la chiave per aprire gli HD DVD
Ancora una volta un sistema di protezione per contenuti digitali è stato aggirato: anni di investimenti non hanno tutelato per più di poche settimane i contenuti ed ora le chiavi di decrittazione emergono in tutta la loro elementare e fragile consistenza

Scacco matto: anni di lavoro, milioni di dollari investiti, il tutto vanificato in pochi giorni: l’ennesimo sistema di protezione dei DVD è stato aggirato rendendo così i contenuti degli HD DVD aperti all’uso libero. L’hack necessita di conferme ulteriori, ma sul forum Doom9 tale «Arnezami» ha illustrato i dettagli della sua scoperta applicandone i risultati sul film King Kong con pieno successo. Il fatto non ha nulla a che vedere con i codici rubati a fine Gennaio: in questo caso trattasi di vero e proprio hack ed il problema è dunque ben più grave per quanti sugli HD DVD hanno intenzione di erigere un fiorente mercato immune da pirateria e file sharing.

Il sistema su cui sono state applicate le ricerche di «Arnezami» è il cosiddetto AACS (Advanced Access Content System), sigla dietro cui si celano gli investimenti di gruppi quali IBM, Microsoft, Sony, Intel, Panasonic, Walt Disney, Toshiba e Warner Bros. La portata della scoperta emerge con tutta la sua forza proporzionalmente alla semplicità con cui l’hack può essere applicato e le chiavi di decrittazione distribuite. «Game over for AACS» sentenzia Adrian Kingsley per ZDNet: sebbene si ipotizzi la possibilità per le case di produzione di cambiare le chiavi per rendere difficile un nuovo hack, il significato profondo è nell’inevitabile fragilità dei sistemi di protezione e nell’ineluttabilità della scoperta di un qualche sistema in grado di aggirarne gli ostacoli.

La descrizione di Arzenami è quantomeno dettagliata: l’autore spiega innanzitutto le sue procedure per la scoperta del Volume ID, quindi rende evidente l’incredibile contenuto dello stesso: non una serie casuale di difficile decifrazione, ma una stringa addirittura predicibile a priori, semi-trasparente e direttamente ricollegabile alla data della produzione. Non si spiega altrimenti la correlazione tra «|V|09/18/06|» e «09 18 20 06 08 41» (08:41 è l’ora). Il thread viene immediatamente costellato di codici per la decrittazione di film quali “Manchurian Candidate” o “Nevermind”, il tutto all’insegna di esclamazioni di sorpresa e di soddisfazione. Ogni procedura, infine, è illustrata tanto per utenti Windows quanto per utenti Mac OS X.

Gadget Lab, nel contempo, raccoglie le reazioni provenienti dalla portavoce AACS Jacqueline Price, la quale spiega che alcune ricerche sarebbero in corso e, nel caso il tutto trovasse conferma ufficiale, verrebbero intraprese le relative contromisure.

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