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Laggiù, in un remoto angolo delle profondità marine, un cavo del grande sistema linfatico del Web si è
In un breve e contraddittorio articolo, La Stampa parla di un guasto al largo di Taiwan e di uno tra la Francia e l’Egitto:
Il guasto interessa un tratto del cavo a largo dell’isola di Taiwan. Ma problemi simili hanno riguardato anche i collegamenti con l’Egitto e i Paesi arabi del Golfo. […] La società At&t sostiene che un cavo di proprietà del consorzio di cui fa parte è stato danneggiato, aggiungendo che si tratta di un cavo che va dalla Francia all’Egitto.
Più cauti i redattori di Repubblica, che traducono un’agenzia di stampa, ma senza fornire indicazioni geografiche precise sul luogo dell’incidente. Nell’articolo viene citato il canale di Suez, ma senza un’apparente motivazione.
L’Egitto ha indicato di ignorare come i cavi siano stati tranciati o se il cattivo tempo possa esserne stato una delle cause. A causa di tempeste, ieri, le autorità egiziane hanno chiuso l’accesso nord del canale di Suez.
Il Corriere della Sera taglia la testa al toro e, per non sbagliare, evita di occuparsi della notizia. In compenso il Sole24Ore fornisce una cronaca sufficientemente dettagliata dell’accaduto, unendo numerosi dispacci di agenzia e proponendo – forse – qualche doppione nella stesura della notizia. Apprendiamo così che la notizia di un cavo mal ridotto al largo di Taiwan è stata diffusa dall’agenzia di stampa russa Ria Novisti, ma che difficilmente possa avere a che fare con il ben più grave incidente nel mediterraneo, sconfessando dunque l’articoletto della Stampa.
Non solo Alessandria d’Egitto, però. L’agenzia di stampa russa Ria Novisti parla infatti di «un guasto che interessa un tratto del cavo a largo dell’isola di Taiwan. A essere penalizzati sono stati soprattutto i clienti dell’operatore Reliance Communications». Il che potrebbe far pensare che la rottura sia stata più di una, in attesa che le autorità facciano pienamente luce sulle interruzioni.
Naturalmente anche la stampa estera deve barcamenarsi tra informazioni parziali e notizie confuse fornite dalle agenzie. Il blasonato New York Times
One cable was damaged near Alexandria, Egypt, and the other in the waters off Marseille, France, telecommunications operators said. The two cables, which are separately managed and operated, were damaged within hours of each other. Damage to undersea cables, while rare, can result from movement of geologic faults or possibly from the dragging anchor of a ship.
Anche le notizie dall’India sono poco incoraggianti. Stando a quanto riferisce il
Insomma, la Rete è libera… salvo qualcuno non stacchi la spina.