
Mark Zuckerberg torna a parlare al pubblico. Lo
L’argomento più caldo è sicuramente quello dell’
La motivazione principale che lo ha spinto a vedere The Social Network insieme a tutto il team di Facebook, spiega Zuckerberg, è stata la voglia di capire cosa sia stato trasmesso alla gente in maniera corretta e cosa invece sia stato stravolto rispetto alla realtà. Tra le scene meno gradite al giovane ex studente di Harvard figura senza ombra di dubbio quella in cui fanno la loro comparsa gli alter-ego cinematografici dei gemelli Winklevoss, che da alcuni anni portano avanti una battaglia legale contro Zuckerberg, accusato di aver rubato loro l’idea e il codice per la realizzazione della prima versione di Facebook. Intervistati dalla stessa Stahl, i due fratelli sostengono che con Zuckerberg esisteva un accordo, che legava i tre in una sorta di team di lavoro, poi mandato all’aria dal fondatore di Facebook. Il quale si difende dalle accuse, sostenendo che non esistesse alcun tipo di accordo riguardante Facebook, e che l’idea dei due fratelli era la realizzazione di un portale completamente diverso. Il film, secondo Zuckerberg, stravolge quella che è la realtà dei fatti, fornendo un’idea completamente sbagliata della situazione.
Un aspetto positivo risulta essere l’effetto avuto su moltissimi utenti: Zuckerberg racconta infatti di essere stato contattato da moltissime persone che a seguito della visione di "The Social Network" hanno deciso di aprire un sito Web, di dedicarsi al mondo dell’informatica o comunque di tuffarsi in nuovi progetti sulla base dell’ispirazione avuta dopo aver visto il film. Sotto questo punto di vista, la figura di Zuckerberg è posta sotto una luce positiva, che lo eleva ad una sorta di figura ispiratrice.
Dall’intervista appare anche un Mark Zuckerberg piuttosto cambiato rispetto a quello visto nelle interviste degli anni scorsi, durante le quali ha più volte dato l’impressione di essere nervoso e di voler scagliare violente arringhe contro i suoi intervistatori. L’enorme successo di Facebook ha forse avuto un effetto positivo sul suo fondatore, consapevole di esser divenuto una delle figure di maggiore spicco del Web, e di dover agire di conseguenza.